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Cronaca Rimini

Organizzazione spacciatori sgominata grazie alla denuncia di una madre

In foto: Cinque arresti in una vasta operazione antidroga dei carabinieri di Rimini, avviata dalla madre di uno degli spacciatori. L'operazione si è conclusa all'alba di oggi ed ha impegnato 80 militari:
Cinque arresti in una vasta operazione antidroga dei carabinieri di Rimini, avviata dalla madre di uno degli spacciatori. L'operazione si è conclusa all'alba di oggi ed ha impegnato 80 militari:
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mar 26 ott 2004 17:59 ~ ultimo agg. 00:00
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Tutto è iniziato con la deposizione di una imprenditrice riminese poco più che quarantenne: nel gennaio del 2003, dopo avere ingoiato chissà quanta angoscia e superato chissà quali insicurezze, ha raccontato agli uomini dell’Arma le strane telefonate, le strane visite, sempre più frequenti, di sconosciuti al figlio.
E poi quella polverina bianca incellophanata, che qualche volta aveva sorpreso in casa.
Le indagini dei carabinieri sono partite immediatamente, ed hanno consentito di accertare che gli indagati avevano avviato una fiorente catena di spaccio, perlopiù di cocaina: in soli tre mesi, e nella sola città di Rimini, i militari hanno contato ben quaranta acquirenti, e una quantità considerevole di droga.
Una buona fetta del mercato locale dello spaccio quindi, che consentiva una vita agiata ai due cugini albanesi al vertice, stando almeno alle auto di lusso di Ilir Culi, 28 anni, albergatore residente a Pennabilli e Marsel Banka, 25, clandestino.
I due sono finiti in manette all’alba di oggi insieme ad Alessandra Venturini, 35, anni, di Rimini, Samuele Venturini, 24, di Pennabilli e Mattia Tomassoni, 21 anni, di Rimini, che si trovava ospite nella comunità di recupero di Borghi.
Le ordinanze emesse dal gip riminese in realtà erano sei, ma uno degli indagati, il compagno della Venturini, è morto per una malattia poco tempo fa.
Tra gli arrestati c’è anche il figlio della donna che nel gennaio dello scorso anno aveva avviato le indagini dell’operazione successivamente battezzata ‘Vedi tu’. Non è la prima volta che la deposizione di un congiunto risolve il caso: un episodio simile avvenne a Rimini nell’estate dello scorso anno: in quel caso a saltare fu la banda del bagno 86. Sette persone furono arrestate per droga.


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