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Avanti piano piano: dall'indagine Assindustria un quadro ancora complesso

In foto: Il quadro economico riminese è ancora incerto, ma si registra un lieve passo avanti. Le prospettive di crescita, però, si restringono rispetto all'ultimo rilevamento. E' quanto emerge dall’Indagine Congiunturale Rapida realizzata dall'Ufficio Economico di Assindustria Rimini, relativa al periodo settembre – dicembre 2004, che pubblichiamo:
www.assindustria.rn.it
Il quadro economico riminese è ancora incerto, ma si registra un lieve passo avanti. Le prospettive di crescita, però, si restringono rispetto all'ultimo rilevamento.
E' quanto emerge dall’Indagine Congiunturale Rapida realizzata dall'Ufficio Economico di Assindustria Rimini, relativa al periodo settembre – dicembre 2004, che pubblichiamo:<br><a href=http://www.assindustria.rn.it target=_blank>www.assindustria.rn.it</a>
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mer 20 ott 2004 09:36 ~ ultimo agg. 00:00
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I segnali positivi registrati a settembre non sono sufficienti a garantire un trend di crescita sostenuta nei prossimi mesi.
La situazione mostra segnali differenti a seconda dei settori: in controtendenza ad esempio l’andamento dell’export, che non raggiunge i tassi di crescita registrati a livello nazionale e regionale (dati specifici si trovano nella versione integrale dell’Indagine). Stabili, invece, le previsioni relative all’andamento dell’occupazione.

IL PORTAFOGLIO ORDINI
La Consistenza del Portafoglio Ordini a settembre 2004, rispetto a giugno scorso, è considerata complessivamente buona e molto buona dal 34,66% delle imprese e sufficiente dal 47,73%. Complessivamente il 15,91% lo considera invece insufficiente–gravemente insufficiente.
Complessivamente l’82,39% esprime un giudizio positivo sulla situazione attuale rispetto al trimestre precedente.
Il dato congiunturale (rispetto a settembre 2003) indica un andamento ancora incerto, con un aumento degli imprenditori che esprimono un giudizio buono-molto buono (40,91%) e insufficiente-gravemente insufficiente (21,02%).
Per il 36,93% il giudizio è sufficiente. Positiva la situazione (buono-molto buono e sufficiente) per il 77,84%.

PRODUZIONE E ORDINI

Le previsioni sull’andamento della Produzione per il prossimo trimestre ottobre-dicembre rispetto alla rilevazione di giugno 2004, sono considerate buone-molto buone dal 34,09% e sufficienti dal 47,16% (complessivamente l’81,25%).
Sono considerate insufficienti-gravemente insufficienti dal 12,5%. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente il 36,36% degli imprenditori prevede un andamento buono-molto buono e il 39,77% sufficiente. Per il 15,91% il giudizio è complessivamente insufficiente-gravemente insufficiente.

Le previsioni relative all’andamento degli Ordini Totali nel trimestre analizzato, rispetto al trimestre luglio – settembre, sono considerate buone-molto buone dal 32,39% e sono il 46,59% gli imprenditori che esprimono un giudizio sufficiente (complessivamente il 78,98%).
Il 15,34% prevede un andamento insufficiente (nessun imprenditore gravemente insufficiente). Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, il 37,50% delle imprese prevede un andamento buono-molto buono e il 38,64% sufficiente (complessivamente il 76,14%). Il giudizio è insufficiente-gravemente insufficiente per il 17,62%.

L’EXPORT
Meno positive le previsioni delle imprese sull’andamento dell’Export nel trimestre in corso, al contrario di quanto succede nel resto del paese. Considerando esclusivamente le imprese che esportano, rispetto al trimestre scorso, la percentuale degli imprenditori che prevedono un andamento buono-molto buono è del 24,05% e sufficiente del 51,90% (complessivamente del 75,95%).
Le previsioni sono insufficienti-gravemente insufficienti per il 24,05%. Leggermente meglio il dato congiunturale rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il 28,40% degli imprenditori esprime un giudizio buono-molto buono e il 50,62% sufficiente (complessivamente il 79,02%). Insufficiente-gravemente insufficiente per il 20,98%.

OCCUPAZIONE
Stabili le previsioni sull’andamento dell’Occupazione fino a dicembre.
Rispetto al trimestre giugno – settembre le imprese che esprimono un giudizio buono-molto buono sono il 28,41% e sufficiente il 59,66% (complessivamente l’88,07%).
Insufficiente per l’8,52% (per nessuna impresa gravemente insufficiente). Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno il giudizio è buono-molto buono per il 28,98% e sufficiente per il 56,25% (complessivamente l’85,23%). Insufficiente per il 9,09% delle imprese (per nessuna impresa gravemente insufficiente).
Sostanzialmente stabili le previsioni di utilizzo della Cassa Integrazione Guadagni nel prossimo trimestre. Rispetto al trimestre scorso il 63,07% ne esclude l’utilizzo e solamente lo 0,57% ne prevede un utilizzo probabile e consistente. Il 30,11% prevede un utilizzo della Cig ma in maniera limitata.
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno il 61,36% ne esclude l’utilizzo e solamente lo 0,57% ne prevede un utilizzo probabile e consistente. Il 28,41% prevede un utilizzo della Cig ma in maniera limitata.

Considerando la dimensione aziendale, a settembre 2004 i dati mostrano un buon andamento della situazione nelle imprese con oltre 100 addetti, confermata dalla situazione a settembre e dalle previsioni per il trimestre ottobre-dicembre sia come dato tendenziale, sia congiunturale.
Stabili le previsioni anche sull’occupazione. In calo rispetto alle precedenti rilevazioni la situazione nelle imprese con un numero di dipendenti compreso tra 51 e 100 sia per quando riguarda la consistenza del portafoglio ordini a settembre, sia per quanto riguarda le previsioni fino a dicembre.
Nelle imprese con meno di 50 addetti i dati rispecchiano in linea di massima quelli rilevati a livello generale sia per quanto riguarda la situazione attuale, sia per quanto riguarda le previsioni fino a dicembre.

Tra i settori merceologici si conferma positivo, l’andamento dell’Agroalimentare, sia per quanto riguarda la situazione a settembre, sia per quanto riguarda le previsioni fino a dicembre.
Positiva, ma con qualche incertezza, la situazione nell’Industria del legno; meglio comunque le previsioni per il trimestre analizzato rispetto al dato attuale.
Prosegue la situazione di incertezza nel settore dell’Abbigliamento e nel Metalmeccanico sia per quanto riguarda la situazione attuale, sia relativamente alle previsioni.

INVESTIMENTI
Nei dodici mesi precedenti, i settori maggiormente interessati dagli investimenti sono stati, la Ricerca e Innovazione, l’Informatica di gestione, la realizzazione di Nuove linee di produzione e di nuovi immobili o ampliamento dell’esistente.
Nei prossimi dodici mesi, le imprese confermano l’intenzione di investire principalmente in Ricerca e Innovazione, nella realizzazione di nuovi immobili o nell’ampliamento di quelli esistenti e di nuove linee di produzione, nell’Informatica di gestione e nella realizzazione di nuove linee di produzione.

OSTACOLI
Le imprese riconfermano che il maggiore ostacolo nella realizzazione degli investimenti risulta essere la difficoltà nel reperire risorse umane qualificate. Altri ostacoli rilevanti risultano il livello insufficiente della domanda attesa, le difficoltà amministrative e burocratiche e la difficoltà a reperire terreni e immobili.

Dall’indagine emerge che il 34,66% delle imprese incontra difficoltà elevata o molto elevata nel reperire personale e il 14,20% non trova nessuna difficoltà. Difficoltà media per il 42,61%. La difficoltà a reperire risorse umane si riconferma anche il maggior ostacolo alla realizzazione di investimenti aziendali (15,13%).

L’Associazione degli Industriali della Provincia di Rimini, nata nel giugno 1945, conta attualmente circa 401 aziende, delle quali oltre il 90% sono piccole e medie imprese.
Complessivamente le aziende dell’Associazione Industriali di Rimini occupano circa 17.000 dipendenti.
I settori più rappresentativi sono il metalmeccanico, il tessile/abbigliamento, l’industria del legno, l’agroalimentare, e l’edilizio.

A partire dall’indagine “congiunturale rapida” di settembre 2004 abbiamo individuato come parametri di riferimento quello “tendenziale” riferito al periodo immediatamente precedente a quello “congiunturale”, riferito allo stesso periodo dell’anno precedente.
Per questo motivo a causa della mancanza di dati relativi all’andamento tendenziale del periodo precedente non è possibile rilevarne le variazioni.