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Ambiente Riccione

Tempi duri per i nidiacei. L'impegno del WWF

In foto: Cessato allarme per i nidiacei: lo annuncia il WWF di Riccione, che anche quest’anno in primavera ed estate ha ricevuto centinaia di telefonate e aiutato numerosi animali in difficoltà.
Cessato allarme per i nidiacei: lo annuncia il WWF di Riccione, che anche quest’anno in primavera ed estate ha ricevuto centinaia di telefonate e aiutato numerosi animali in difficoltà.
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sab 27 set 2003 09:39 ~ ultimo agg. 00:00
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I piccoli volatili una volta recuperati vengono curati e cresciuti presso il C.R.A.S. (Centro Recupero Animali Selvatici) del WWF provinciale, gestito in collaborazione con l’associazione Maricla, per poi, essere restituiti alla libertà.

Ogni anno si registra un costante aumento, rispetto all’anno precedente, di nidiacei che giungono all’associazione. “Le ragioni – spiega il WWF riccionese – possono essere molteplici, oltre alla sempre maggiore sensibilità dei cittadini verso il problema, una delle causa potrebbe essere dovuta all’espansione urbanistica verso le aree rurali e la condivisione, in qualche modo, “forzata” di molte specie di uccelli e di piccoli mammiferi con l’uomo e le attività umane. Molte specie infatti, si sentono meno minacciate all’interno delle città, rispetto alle campagne esposte alle attività venatorie.

Non è difficile quindi incontrare in città – spiega ancora il WWF – Ricci, rapaci notturni come i Gufi, l’Assiolo, la Civetta, Capinere, Cince, Cardellini, Tortore e l’utile, (quanto ripudiato) Biacco ecc. ecc.

Il gran numero di uccelli recuperati quest’anno è da attribuirsi sicuramente al forte caldo: in totale sono stati recuperati sino ad oggi oltre cento animali, suddivisi in circa venti specie diverse. Da segnalare alcune specie non comuni per il nostro territorio come: l’Airone Rosso, il falco Pellegrino, il Tarabusino, il Corriere Piccolo, l’Assiolo, la poiana, l’Upupa. Anche una famiglia di Rinolofo Maggiore (Pipistrelli non particolarmente comuni nella nostra zona) composta da una mamma e un cucciolo in fase di allattamento sono stati oggetto di attenzioni da parte del WWF. Anche in questo caso, questi animali protetti, utilissimi in natura, terminato il periodo di allattamento, sono stati liberati.