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Nazionale

Strapazzato Fellini a Venezia: Sanguinetti polemico con il Festival

In foto: Una collocazione inadeguata per il vero ultimo film di Fellini, presentato come proiezione speciale a Venezia come fosse un documentario: polemizza con il Festival il curatore del mediometraggio "La tv di Fellini" Tatti Sanguinetti.
Una collocazione inadeguata per il vero ultimo film di Fellini, presentato come proiezione speciale a Venezia come fosse un documentario: polemizza con il Festival il curatore del mediometraggio
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mer 3 set 2003 19:19 ~ ultimo agg. 00:00
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Per lui, la collocazione inadeguata ha reso impossibile anche per i giornalisti seguire il mediometraggio di 38 minuti, materiale praticamente inedito girato nelle prime tre settimane di lavorazione di ‘Ginger e Fred’ nel 1985.
Federico Fellini girò infatti un intero palinsesto di parodia della
tivù, dai quiz ai talk-show, dalla pubblicità alle telepromozioni, con l’intento di usarle per interrompere il proprio stesso film. Il materiale a causa degli alti costi del film, fu usato pochissimo, ed è ora curato da Tatti Sanguinetti e prodotto da Alberto Grimaldi, presentato come proiezione speciale alla Mostra nel decennale della scomparsa di Fellini, ma che la Mastra appunto non avrebbe meritato.
”Erano delle cose che dovevano andare qua e là in ‘Ginger e
Fred’ – scriveva Fellini nel 1992 – spezzando il racconto per un
valore polemico contro l’usanza indecente di rimpinzare i film
di pubblicita”’. ”Fate come se fossi una tomba etrusca –
aggiungeva per gli amici cui li affidava – prendete, pigliate.
Fate quello che vi pare”. Ma raccomandava loro, e fra questi
Sanguinetti, di ”presentarli secondo la prospettiva con cui
sono stati fatti”. E proprio il ”tombarolo” dice di aver
fatto Sanguinetti, limitandosi, insieme ad Enzo Oncone e Ugo De
Rossi, a mettere quelle scene ”in fila come in una qualunque
giornata di tivu”’, senza aggiungervi nulla che non fosse di
Fellini.
”In questi 38 minuti ci sono fra le sue cose piu’ belle,
divertenti ed ispirate – osserva ancora Sanguinetti – schizzi
velocissimi e profetici”. Dal vecchietto che suona il piano con
i piedi nudi alla donna truccatissima tutta risatine che parla
di biancheria intima, da un esperimento di ipnotismo in diretta
ad un’anziana signora intervistata da un implacabile
presentatore, ‘La tv di Fellini’ e’ una profetica parodia, con
le musiche di Nicola Piovani e la voce fuori campo dello stesso
Fellini, popolata di una varietà di interpreti che il regista
prendeva a prestito anche dal cast tecnico che lo circondava.