I sindaci della costa chiedono di inasprire le norme anti-abusivismo



In esso vengono indicate le azioni di prevenzione, integrazione e contrasto a quello che viene definito “un veleno sottile che rischia di corrodere ed intaccare il patto di legalità che non può che essere alla base di una comunità sana e coesa”: i sindaci chiedono una urgente rivisitazione della Legge Bersani che “renda più incisive le sanzioni previste per l’esercizio non autorizzato di attività commerciali. In particolare – scrivono i sindaci – riteniamo fondamentale una modifica dell’articolo 29, relativo alle sanzioni, prevedendo, in caso di esercizio del commercio su aree pubbliche senza la prescritta autorizzazione, la facoltà da parte del sindaco del Comune in cui è avvenuta l’infrazione di disporre la cessazione dell’attività svolta. E, contestualmente, di punire i trasgressori ai sensi dell’art. 650 del codice penale, concernente l’inosservanza dei provvedimenti dell’Autorità”. Nel documento viene auspicato anche un maggior coordinamento tra i principali soggetti chiamati in causa: le istituzioni, le Forze di Polizia, le associazioni economiche e quelle non profit e le associazioni degli immigrati. Daniele Imola, sindaco di Riccione.