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Vongole sotto soglia, vittoria in Europa per le marinerie romagnole

In foto: vongole (foto pexels)
vongole (foto pexels)
di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Gio 16 Ott 2025 16:33 ~ ultimo agg. 16:45
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Vittoria a Bruxelles per le marinerie romagnole: le vongole si potranno continuare a pescare anche in Adriatico, dove faticano a raggiungere una taglia superiore ai 22 millimetri, mentre la normativa europea imporrebbe un calibro di 25 millimetri. Alcuni deputati spagnoli avevano chiesto di estendere all’Italia la regola valida per tutti gli altri mari europei. Ma la Commissione Pesca del Parlamento europeo ha garantito il mantenimento della situazione esistente almeno fino al 2030 per le acque territoriali italiane. Nei compartimenti di Rimini e di Ravenna sono una sessantina le vongolare, già alle prese con una produzione in costante calo e duramente colpite dalle morie di molluschi che ha toccato, fa sapere Legacoop, punte del 70% su almeno metà della costa.

"Il lavoro congiunto e unitario della categoria dei pescatori con le proprie rappresentanze associative ha portato i frutti tanto attesi - commenta Nicola Tontini, direttore della cooperativa Casa del pescatore di Cattolica -; la proroga ottenuta alla deroga della taglia minima assicura continuità lavorativa per le oltre 700 imprese italiane, tra cui 40 a Cattolica. Le sfide sono ancora molte e la strada lunga ma questa è l'ennesima conferma del valore della cooperazione e del condurre un’azione congiunta".

"È una vittoria della serietà e della cooperazione — aggiunge Manuel Guidotti, presidente del Consorzio di Gestione delle Vongole del Compartimento Marittimo di Ravenna. Negli anni i nostri consorzi hanno dimostrato di saper coniugare sostenibilità e responsabilità, adottando volontariamente misure di fermo pesca e buone pratiche gestionali che oggi vengono riconosciute anche a livello europeo. Questo risultato dà stabilità alle imprese e serenità a centinaia di famiglie che vivono di mare. L’Italia ha dimostrato di saper fare sistema". Guidotti sottolinea però come la situazione in mare resti complessa: "Negli ultimi mesi abbiamo osservato fenomeni di moria e difficoltà di crescita del prodotto, legati alla ciclicità dei processi di anossia e ipossia che interessano il compartimento di Ravenna. È un segnale che ci ricorda quanto la gestione ambientale sia parte integrante della sostenibilità della pesca. Dobbiamo continuare a lavorare con il mondo scientifico per comprendere meglio le dinamiche del mare e anticipare le criticità".

Ad esprimere soddisfazione anche l’assessore regionale all’Agricoltura e alla Pesca, Alessio Mammi. Questa deroga rappresenta una scelta di equilibrio tra sostenibilità economica, ambientale e sociale- prosegue Mammi-. In Emilia-Romagna, la pesca della Chamelea gallina è portata avanti dalla piccola pesca artigianale di costa, composta da decine di imprese e centinaia di famiglie. È una filiera di prodotto garantito, tracciato, controllato e riconosciuto per la sua qualità. Una tradizione che ha radici profonde nella nostra cultura marittima e che contribuisce in modo concreto all’economia costiera”.

I nostri pescatori - commenta Elisabetta Gualmini, eurodeputata PD - possono tirare un sospiro di sollievo grazie a questa importante decisione. Il provvedimento si è reso necessario in quanto anche i nostri mari sono colpiti dai cambiamenti climatici e, soprattutto, la presenza del gracchio blu rende sempre più difficoltosa questo tipo di pesca. La deroga, confermata dalla Commissione Pesca del PE garantisce sostenibilità ambientale e sociale a molti operatori, che lavorano in questo campo nel pieno rispetto delle regole.

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