Villa Mussolini in vendita: il comune di Riccione ci pensa, Fd'I attacca


Fondazione Carim mette in vendita Villa Mussolini e l'amministrazione di Riccione non si tira indietro. Ci sono però ancora parecchi aspetti da valutare. Si tratta di una "cessione senza incanto" che prevede l’apertura della data room dal 30 ottobre quando sarà possibile per gli interessati chiedere i documenti relativi all'immobile, la scadenza per la presentazione delle offerte il 22 dicembre 2025 e l'apertura delle buste il 30 gennaio. La stessa Fondazione precisa che l'utilizzo della struttura dovrà essere compatibile con la sua attuale destinazione a museo e legata ad attività sociali e culturali. Il comune di Riccione sta ora valutando come muoversi: l'acquisizione della Villa, per la sua posizione, le sue caratteristiche e l’esperienza maturata, consentirebbe infatti di potenziare quello che è già il luogo ideale per iniziative, eventi ed esposizioni per contro però sono necessarie, spiega l'amministrazione "verifiche tecniche e agli atti di programmazione, nel rispetto dei criteri di responsabilità e trasparenza che guidano l’azione amministrativa". Finora il comune ha goduto del comodato d'uso gratuito della struttura, oltre ad essere proprietario del parco annesso.
"Villa Mussolini, con il suo magnifico parco affacciato sull’Adriatico, è uno dei luoghi più suggestivi della nostra città e ormai riconosciuto punto di riferimento per mostre e progetti artistici di livello internazionale - spiega la vicesindaca di Riccione e assessora alla Cultura Sandra Villa -. L’amministrazione intende rafforzarne la vocazione culturale, valorizzando un patrimonio che ha saputo attrarre a Riccione un nuovo turismo legato all’arte e alla cultura. L’auspicio è di continuare a investire su Villa Mussolini, in sinergia con altri spazi strategici come il nuovo Museo del Territorio e lo Spazio Tondelli, per consolidare la rete dei luoghi della cultura riccionese". "L’obiettivo - aggiunge Alessandro Nicolardi, assessore al Patrimonio e al Bilancio - è quello di mettere a disposizione della città nuovi spazi di cultura e socialità, a beneficio dei nostri cittadini e dei visitatori, rafforzando l’identità culturale del territorio, valorizzando al contempo il patrimonio dell’Ente."
La notizia della messa in vendita però ha sollevato lo stupore della minoranza. Secondo il consigliere di Fratelli d'Italia Stefano Paolini "che la Fondazione decida di vendere è una questione su cui nessuno può mettere verbo. E’ un bene di sua proprietà, probabilmente deve fare cassa e ci sta che lo faccia. E non è nemmeno una novità nel senso che già nel periodo in cui è stata sindaco Renata Tosi questa possibilità era stata paventata, ma non se ne fece nulla. La cosa incredibile oggi, ed è questo il senso delle nostre rimostranze, è che il Comune di Riccione abbia tenuto nascosta l’intera operazione di cui crediamo fosse certamente a conoscenza da tempo. Mai nella sede più opportuna, il Consiglio comunale, sono arrivate da parte dell’amministrazione e da chi la guida informazioni in tal senso. Mai è stato fatto cenno negli ultimi tempi a questa possibilità, magari aprendo un dibattito. Tutto tenuto nascosto nelle segrete stanze".
Inoltre Paolini ritiene grave che l'amministrazione "non abbia cercato di evitare la gara pubblica: all’asta Villa Mussolini non ci doveva arrivare, è il segnale che il Comune di Riccione non ha la minima intenzione di partecipare, e quindi di comprare, altrimenti si sarebbe scelta la strada della trattativa privata".
Accuse che però il comune rispedisce al mittente. "Non siamo “al mercato” - si legge in una nota - la Fondazione Carim, legittima proprietaria dell’immobile, ha scelto in autonomia modalità e strumenti per la vendita di Villa Mussolini". L'amministrazione punta poi il dito sulle precedenti amministrazioni a guida centrodestra. "Sarebbe utile chiedersi, piuttosto, perché in passato — quando, come lo stesso Consigliere ricorda, si presentò l’occasione — non si sia proceduto ad acquisire la Villa, neppure in momenti in cui il Comune disponeva di risorse significative derivanti, ad esempio, dalla vendita delle azioni Hera e Romagna Acque". "L’Amministrazione attuale, invece - prosegue la nota -, sta valutando con attenzione ogni possibilità per acquisire e valorizzare l’immobile, nell’esclusivo interesse dei cittadini e della città, nel rispetto delle verifiche tecniche, economiche e procedurali previste. Il nostro obiettivo resta chiaro: preservare e potenziare Villa Mussolini come luogo identitario e culturale di Riccione, evitando facili speculazioni e mantenendo sempre alto il livello di serietà amministrativa che i cittadini si aspettano."