“Valmarecchia patrimonio del grottesco”. Affissioni contro l’allevamento Fileni


Il Comitato per la Valmarecchia ha promosso una campagna di affissioni con le quali torna a protestare contro lo stabilimento Fileni di Maiolo. Sui manifesti, da oggi affissi a Santarcangelo di Romagna, Sant’Agata Feltria e Verucchio, campeggia la scritta “Valmarecchia patrimonio del grottesco”, dove grottesco prende il posto di Unesco, su cui è stata tracciata una riga. Il motivo lo spiegano i promotori: “Siamo cittadini della Valmarecchia: il riconoscimento Unesco delle grotte nel territorio di San Leo ci riempie di orgoglio perché premia questo territorio che amiamo e che ci impegniamo a difendere con il nostro Comitato per la Valmarecchia. I nostri manifesti sono un messaggio per amministratori strabici, che da un lato lavorano per promuovere il territorio di fronte alla massima istituzione culturale mondiale e dall’altro lo sviliscono autorizzando la costruzione di un nuovo allevamento intensivo di polli, una scelta che riporta la valle negli anni Settanta e pone a serio rischio la salute dei suoi abitanti.”
“Riteniamo surreale l’avallo dato in silenzio a un intervento devastante che porterà in Alta Valmarecchia un’industria insalubre di prima classe, che emette metano e ammoniaca in atmosfera: una vera e propria fabbrica da cui escono polli ingozzati per finire in fretta sugli scaffali di un supermercato. Sono tanti i “buchi” nel progetto, di cui il sindaco di Maiolo, che ne è il principale responsabile, crede di non dover rispondere. Ne segnaliamo qui uno: i capannoni dell’allevamento invadono il sito d’interesse comunitario su cui insiste anche il bene Unesco, la grotta del Rio Stazzano. Non sappiamo come altro definire quanto stiamo vivendo se non con un aggettivo: GROTTESCO”.