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il racconto del prof

Un sabato speciale al Punto Giovane per una classe del IC Zavalloni di Riccione

In foto: il gruppo classe al Punto Giovane
il gruppo classe al Punto Giovane
di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Gio 18 Dic 2025 15:35 ~ ultimo agg. 16:01
Tempo di lettura 3 min

Un sabato, tutto particolare per una classe terza di primo grado dell’istituto comprensivo “IC ZAVALLONI” di Riccione. I ragazzi all’interno di un progetto sull’uso consapevole dello smartphone si sono impegnati nell’organizzazione di un “pranzo conviviale” nella casa del “Punto Giovane”.

A raccontarci l'esperienza è il docente che ha vissuto con loro la giornata: Matteo Pazzagli. Nei giorni antecedenti, gli studenti si sono spesi con grande motivazione nella pianificazione e organizzazione del pranzo, collaborando in gruppi per scegliere il menù, preparare i piatti e allestire lo spazio a noi dedicato.
Hanno acquisito la gestione del tempo assegnato , la consapevolezza dei ruoli e l’importanza nel lavorare in squadra, sviluppando abilità di comunicazione e collaborazione. Il giorno del pranzo, l’atmosfera era di festa ed entusiasmo. Gli alunni hanno preparato i piatti scelti a scuola, anche grazie al supporto prezioso degli educatori del “Punto Giovane”.
Durante il pasto, i ragazzi si sono confrontati, hanno condiviso momenti di allegria e si sono sentiti orgogliosi del lavoro svolto.
Questa esperienza ha rappresentato un’importante occasione di apprendimento pratico, di socializzazione e di crescita personale, rafforzando il senso di responsabilità e di comunità tra gli studenti; offrendo un momento di socializzazione e confronto tra i partecipanti. A seguire, sono state proposte diverse attività ludiche e giochi di gruppo, pensati per coinvolgere i giovani in modo creativo e interattivo.
Il tema centrale dell’evento è stato quello di promuovere un uso consapevole dei dispositivi digitali, nello specifico il mio rapporto con il cellulare, sottolineando come il troppo tempo trascorso davanti agli schermi possa influire sulla salute mentale, sulle relazioni sociali e sulla concentrazione.
I partecipanti hanno avuto l’opportunità di condividere esperienze, porre domande e ricevere consigli pratici su come gestire al meglio il proprio smartphone.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio progetto di sensibilizzazione, che mira a educare i giovani e le loro famiglie a un uso più responsabile e salutare della tecnologia. Inoltre, è stato un momento di confronto tra i ragazzi e il docente, per rafforzare l’importanza di un equilibrio tra vita digitale e vita reale.
Un evento positivo che ha rafforzato i legami tra i giovani e ha aperto un dialogo importante su un tema sempre più attuale nel mondo adolescenziale.
Per tutta L’attività, ogni singolo studente era “offline”; con il proprio dispositivo digitale spento, quindi completamente immerso e “connesso” nel laboratorio proposto.
In conclusione, “FUORI DALLA RETE”, non è semplicemente uno slogan, ma grazie a determinate strategie, può diventare un vero e nuovo stile di vita per il nostro benessere psicofisico e dona benefici nella nostra persona e alle relazioni meno “social” o virtuali, con il guadagno che rimane consolidato nel tempo, nei rapporti veri e autentici.

Desidero ringraziare in modo particolare Don Franco per aver aperto la porta e ha dato il consenso nel far vivere questa esperienza, senza dimenticare tutti gli educatori per la loro disponibilità e attenzione nei confronti dei ragazzi.

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