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Proposte e allarmi

La Regione promuove le Comunità Energetiche mentre il Governo riduce i fondi

di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Gio 18 Dic 2025 14:59 ~ ultimo agg. 15:08
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L’Emilia-Romagna investe 2,5 milioni di euro per sostenere la realizzazione di nuovi impianti o il potenziamento di impianti esistenti idonei alla produzione di energia rinnovabile e sistemi di accumulo, oltre alle opere connesse e alle relative spese tecniche. La Giunta regionale ha approvato il terzo bando che garantisce nuovi investimenti delle Comunità energetiche rinnovabili (Cer) e dei loro membri. Il contributo previsto è a fondo perduto e copre il 35% dei costi ammissibili, con una maggiorazione del 5% per interventi situati in aree montane o interne, fino a un massimo di 150.000 euro per beneficiario.

Con questo bando - sottolinea il vicepresidente con delega alla Green economy - Vincenzo Colla- confermiamo il nostro impegno verso la transizione energetica, lo sviluppo di comunità locali più resilienti e l’avanzamento verso gli obiettivi europei e dell’Agenda 2030. Un sostegno che guarda in particolare alle comunità che risiedono in montagna e nelle aree interne, con il coinvolgimento delle persone in condizioni di fragilità, perché nessuno deve restare indietro”. 

Possono presentare domanda le Comunità energetiche rinnovabili già costituite e i loro membri, a esclusione delle persone fisiche e delle imprese dei settori agricolo primario, pesca e acquacoltura che hanno già linee di sostegno appositamente dedicate. Tra i criteri della selezione, saranno presi in considerazione qualità progettuale, capacità di produzione energetica, sostenibilità economico-finanziaria e dimensione della comunità. Sono previsti inoltre punteggi premianti per Cer che includano soggetti fragili, enti del terzo settore o che sviluppino iniziative di inclusione sociale. Le domande dovranno essere presentate esclusivamente online sulla piattaforma Sfinge 2020, dal 17 marzo 2026 alle ore 10 fino al 7 maggio 2026 alle ore 13.

A livello nazionale invece il PD lamenta gravi tagli da parte del Governo che avrebbe ridotto del 64% i fondi, da 2,2 miliardi a 795 milioni, destinati proprio alle  Comunità Energetiche Rinnovabili. "Gli effetti - secondo il deputato del Pd Andrea Gnassi - saranno a dir poco devastanti in una regione come l'Emilia-Romagna, dove Comuni, enti locali e comunità energetiche hanno investito tempo e risorse in progettualità concrete oggi messe seriamente in discussione". "Il superamento formale del target di potenza non garantisce che tutti i progetti possano essere finanziati, né chiarisce come il Governo intenda sostenere le Cer oltre l'orizzonte del Pnrr - aggiunge il deputato -. La proroga dello sportello non basta a compensare un taglio così pesante: si tratta di una scelta politica". "Le Comunità Energetiche - prosegue l'ex sindaco di Rimini - sono uno strumento strategico per la transizione energetica e per ridurre i costi di famiglie e imprese. Per questo chiediamo al Governo un impegno chiaro: raccogliere l'appello che viene da consumatori e imprese del mondo produttivo, come Lega Coop e tanti altri, per rifinanziare la misura e intervenire per prorogare o eliminare il termine per l'erogazione degli incentivi a sostegno" della costituzione di Cer, fissata al 31 dicembre 2027.

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