Un 'allevamento biologico' poco convincente. Comitati contestano i numeri Fileni


Il Comitato per la Valmarecchia e il Comitato "Gli amici della Valmarecchia" promuovo per mercoledì 3 settembre alle 20.30 teatro Sociale di Novafeltria un incontro aperto alla cittadinanza per informare sulle ultime contestazione al progetto del polo avicolo Fileni nel territorio comunale di Maiolo.
Scrivono, dati alla mano, Vincenzo Sebastiani per il Comitato per la Valmarecchia e Livio Cursi per “ Gli amici della Valmarecchia: "Il 23 giugno scorso la comunica al SUAP ed al Comune di Maiolo, che Giovanni Fileni sta costruendo un allevamento di 5 capannoni (ma non erano 16 diventati poi 15 ??) dove verranno allevati 68.000 capi per 3,8 cicli all’anno. Saranno accasati nei capannoni da 1600 mq in numero di 8,5 per metro, per un totale di 204.000 esemplari. La comunicazione non fa cenno dello spazio riservato al pascolo e fa riferimento ad un generico “l’allevamento è mirato alla produzione di pollo biologico allevato a terra.”
Facendo i conti, per realizzare i 15 parchetti previsti per far pascolare 13.660 capi al fianco di ogni capannone, occorrono 81,60 ettari sui 92 lordi disponibili che diventano 72 se si tolgono gli ettari occupati dai capannoni, dalle strade , le aree intercluse (aree di privati all’interno della proprietà Fileni) ed il bosco. E’ di tutta evidenza che non c’è a disposizione un'area sufficiente per realizzare i 15 parchetti (aree di pascolo attrezzate all’aperto ) da 5,4 ettari dove far pascolare i capi per un terzo degli 81 giorni prescritti dal disciplinare e recepito in AIA.
Quindi il progetto di realizzare un allevamento totalmente biologico pare divenuto irrealizzabile nei numeri proposti e lascia il posto ad un allevamento intensivo che era stato escluso in ipotesi e non previsto nell’autorizzazione rilasciata dalla Regione Una bella gatta da pelare per il Sindaco di Maiolo Marcello Fattori che, con la modifica al PRG del dicembre del 2021, aveva reso realizzabile il progetto. In più di un’ occasione lo stesso Fattori ha rassicurato i suoi colleghi Sindaci, i cittadini ed i suoi elettori, che quello sarebbe stato un allevamento biologico oppure non ci sarebbe stato nessun allevamento.
Un'amara sorpresa per i tanti, che avevano preso per buoni, i dati indicati nell’AIA (valutazione di impatto ambientale), cominciando da ARPAE (Servizio autorizzazioni e concessioni di Rimini), continuando con i Sindaci e Provincia, per arrivare alla Regione. Una sorpresa ancora più amara per la comunità della Valmarecchia che dovrà respirare una maggior dose di emissioni nocive in cambio delle solite chiacchiere".