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"Regione non ha programmato"

Turismo. Morrone (Lega): basta terrorismo mediatico sulla Riviera

In foto: Jacopo Morrone
Jacopo Morrone
di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Lun 11 Ago 2025 12:45 ~ ultimo agg. 12:53
Tempo di lettura 3 min

Basta terrorismo mediatico sulla riviera romagnola, sui rincari-spiaggia, sugli ombrelloni chiusi. È vero che in luglio si è registrata una flessione di presenze, forse anche per il clima incerto in parte del mese, ma per agosto la tendenza, almeno da quanto emerge dalle analisi, va rivista in crescita". A dirlo è il deputato della Lega Jacopo Morrone che punta il dito sul "sensazionalismo" che "prevale su ragionamenti più pacati e misurati". Secondo il deputato gli aumenti non sono generalizzati e riguardano solo in parte le spiagge e i servizi offerti, inoltre "rispecchiano l’aumento dei costi di gestione". Morrone chiede quindi di non "gettare la croce solo sulle spalle dei bagnini".

"Sono cambiate le modalità della vacanza - analizza -: non si sceglie più di fare un unico periodo di ferie in luglio o agosto, ma si preferisce spezzettarle in due o tre tranche durante l’intero arco dell’anno. Quindi periodi più brevi con cadenze distanziate. Cambiano le modalità per raggiungere le mete prescelte, invece che le file di ore in autostrada si preferisce talvolta optare per voli low cost che promettono di raggiungere in poco tempo località esotiche. Mutano le esigenze dei turisti: se la costa romagnola è stata il ‘modello’ per decenni, oggi altre località italiane e estere l’hanno ‘copiata’ e in qualche caso ‘superata’, ma anche a costi superiori".

Il deputato del Carroccio se la prende invece con "le politiche locali e l’amministrazione regionale che hanno dormito sugli allori del passato e non hanno avuto la capacità di progettare un nuovo turismo prevedendone i cambiamenti".

E anche guardando al futuro, Morrone si dice più fiducioso "nella versatilità dell’imprenditoria romagnola che nelle possibilità progettuali dell’assessore regionale al turismo Roberta Frisoni, con la quale concordo su alcune riflessioni ma che dimentica due fattori: le responsabilità della Regione sull’immobilismo progettuale e quelle dei vari Governi di sinistra sulle difficoltà che sta obiettivamente incontrando quella parte del ceto medio che concorre a sostenere il Paese con tasse e contributi rispetto a una quota troppo alta di persone totalmente o parzialmente a carico della collettività".

"Spetta certamente alla politica prevedere iniziative concrete - conclude il deputato - che riequilibrino una situazione che penalizza soprattutto quella fetta di contribuenti, e questo è da sempre un obiettivo della Lega, ma deve esserci la responsabilità della politica a 360 gradi, anche di quella sinistra populista che ha puntato su un allargamento esponenziale dell’assistenzialismo per acquisire consenso”.

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