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Transizione blu: nasce l'Advisory Board del Rimini Blue lab

In foto: foto di gruppo dei partner
foto di gruppo dei partner
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Gio 26 Giu 2025 17:55 ~ ultimo agg. 18:03
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Nell'ambito del Rimini Blue Lab, è stato costituito ufficialmente il Comitato tecnico-scientifico-culturale (Advisory Board), nato con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa tra una rete di partner. Ne fanno parte il Comune di Rimini – Settore Educazione, l’Università di Bologna – attraverso il Centro di Studi Avanzati sul Turismo (CAST), il Centro Interdipartimentale per la Ricerca Industriale sulle Fonti Rinnovabili, Ambiente, Mare ed Energia, il Dipartimento di Scienze per la Qualità della Vita e il Dipartimento di Fisica e Astronomia “Augusto Righi” – e la Fondazione Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici (CMCC), punto di riferimento internazionale nella ricerca sull’ambiente. Accanto a loro anche la Fondazione Piano Strategico di Rimini, l’ente di coordinamento UNI.RIMINI S.p.A., la società consortile per l'Università  riminese, e ART-ER. Completano il quadro il Clust-ER Turismo, la società Anthea Srl e Italian Exhibition Group/Ecomondo. 
 
Rimini Blue Lab è il laboratorio del Comune dedicato alla promozione della sostenibilità e della cosiddetta “blue economy”. Un progetto co-finanziato con fondi europei della Regione Emilia-Romagna nell’ambito della strategia ATUSS.
Il lavoro del comitato si concentrerà sull’accompagnamento scientifico, educativo e culturale del laboratorio, che ha come asse portante la leva formativa: progetti con le scuole, laboratori esperienziali, attività di outdoor education e marine citizen science, oltre a momenti di partecipazione pubblica, eventi culturali, contest e concorsi di idee. L’obiettivo, spiegano i promotori, è quello di diffondere una nuova “cultura del mare”, in linea con gli obiettivi dell’UNESCO per il Decennio delle Scienze Oceaniche, e di contribuire alla formazione di una cittadinanza più consapevole, capace di pensare al mare non solo come risorsa, ma come orizzonte identitario e collettivo. 
Una prima tappa concreta di questo percorso condiviso è già visibile in città con la mostra internazionale “Our Ocean from Space”, co-prodotta dall’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e dall’UNESCO, che propone un racconto visivo e scientifico sugli ecosistemi marini osservati dallo spazio. L’esposizione è visitabile fino al 16 luglio in Piazzale Boscovich, ai piedi della Ruota Panoramica, ed è rivolta a cittadini, studenti e turisti.
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