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Toponomastica e memoria. Inaugurata rotonda Giovanni Falcone e Paolo Borsellino

In foto: @Comune di Rimini
@Comune di Rimini
di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Mar 22 Lug 2025 19:08 ~ ultimo agg. 19:20
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A Rimini un'intitolazione importante che onora due figure che hanno lasciato un segno profondo nella storia italiana: Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La cerimonia di inaugurazione, svoltasi questo pomeriggio alle ore 18:00, ha ufficialmente dedicato ai due magistrati antimafia la rotonda situata nel punto di convergenza tra via Flaminia Conca, via della Repubblica e viale Carlo Alberto Dalla Chiesa.
L'iniziativa dell'amministrazione comunale rappresenta "un gesto di riconoscimento verso coloro che hanno incarnato i valori fondamentali della legalità e della giustizia, trasformando la memoria storica in presenza concreta nella vita quotidiana dei cittadini". La denominazione ufficiale del nuovo spazio urbano è "Rotonda Giovanni Falcone e Paolo Borsellino – Magistrati vittime della mafia".
La posizione scelta per l'intitolazione assume un significato particolare: la rotonda collega idealmente tre arterie stradali che portano i nomi di protagonisti della lotta alla criminalità organizzata, creando un simbolico triangolo della memoria.
Alla cerimonia di intitolazione hanno partecipato, insieme all'assessore alla legalità e toponomastica Francesco Bragagni, il dott. Stefano Celli in qualità di Sostituto Procuratore della Repubblica rappresentante della Procura della Repubblica di Rimini, Maria Ferraris Referente di Libera Rimini e il dott. Ivan Cecchini Coordinatore dell'Osservatorio Provinciale sulla Criminalità Organizzata di Rimini, diversi rappresentanti delle varie confederazioni sindacali (SAP, CGIL, CISL, UIL) e tanti cittadini. 
 
Giovanni Falcone e Paolo Borsellino condividevano origini siciliane, formazione giuridica e una profonda amicizia che li accompagnò fino al tragico epilogo delle loro vite. Entrambi iniziarono la carriera in magistratura negli anni Sessanta, per poi ritrovarsi a operare congiuntamente all'interno del pool antimafia coordinato dal giudice Antonino Caponnetto.  La loro collaborazione si distinse per l'introduzione di metodologie investigative rivoluzionarie, caratterizzate dall'approccio collegiale, dall'analisi sistematica delle prove e dall'utilizzo strategico delle testimonianze dei collaboratori di giustizia. Questo nuovo paradigma investigativo culminò nella realizzazione del Maxiprocesso di Palermo, pietra miliare nella lotta contro Cosa Nostra.
Il percorso di impegno civile dei due magistrati si concluse tragicamente nel 1992. Giovanni Falcone perse la vita il 23 maggio nell'attentato di Capaci, dove persero la vita anche la moglie Francesca Morvillo e tre componenti della scorta. Paolo Borsellino fu assassinato cinquantasette giorni dopo, il 19 luglio, nell'esplosione di via D'Amelio che costò la vita anche a cinque agenti della sua scorta. Questi eventi segnarono profondamente la coscienza nazionale e rappresentarono un momento di svolta nella percezione collettiva della lotta antimafia.
 
“Dedicare uno spazio pubblico a Falcone e Borsellino - dichiara l’assessore alla alla legalità e alla toponomastica del Comune di Rimini, Francesco Bragagni - significa affermare che i principi di giustizia, verità e libertà costituiscono valori fondanti dell'identità cittadina. Valori riaffermati anche nelle tante iniziative per la Legalità portate avanti in questi anni, compresa la visita a Palermo e agli uffici di Falcone e Borsellino nel tribunale di Palermo. L'intitolazione di oggi rappresenta il riconoscimento che determinate biografie individuali diventano patrimonio collettivo delle comunità. La toponomastica si conferma così strumento privilegiato per preservare la memoria storica e garantirne la trasmissione alle generazioni future”.
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