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Piazza Tre Martiri

Tempietto Sant’Antonio, approvato intervento di restauro

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Ven 21 Apr 2023 14:17 ~ ultimo agg. 30 Mag 13:31
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La Giunta comunale di Rimini ha dato il via al progetto di fattibilità tecnica ed economica per il restauro del “Tempietto Sant’Antonio” di Piazza Tre Martiri. Il monumento, risalente al 1518, necessita di alcuni lavori sia interni che esterni a causa di infiltrazioni provenienti dal manto di copertura in rame e dalla presenza di umidità penetrata dalle fondazioni. Un’occasione di riqualificazione nella quale sarà eseguito anche il restauro completo della statua di S.Antonio in legno policromo, di fattura probabilmente tardo seicentesca, collocata a parete dietro l’altare. L’intervento – programmato e progettato dal Settore Settore Facility Management del Comune per l’anno 2024 – avrà un costo complessivo di 200 mila euro, con una spesa finanziata mediante il contributo “Art Bonus”.

Il monumento nel corso degli anni ha subito diverse ricostruzioni. Tra queste ci sono anche quelle eseguite per riparare i danni causati dai terremoti del 1672 e del 1916. Fino agli ultimi interventi, degli anni ’50 e ’80, rispettivamente per un restauro dei rivestimenti esterni e per consolidare la cupola e mettere in sicurezza gli elementi lapidei.

In particolare i lavori adesso si concentreranno nel restauro e nella revisione della copertura, dei paramenti esterni, degli infissi e delle inferriate, superfici interne, consolidamento degli affreschi interni, la scultura lignea e l’adeguamento degli impianti.

Si tratta di un progetto inserito nel ‘Programma Triennale delle Opere Pubbliche 2023/2025’ – dichiara l’Amministrazione comunale – . Dopo i sopralluoghi eseguiti congiuntamente tra il Comune di Rimini e la Soprintendenza Monumentale, sono state concordate alcune metodologie di intervento. Attualmente sono state realizzate parte delle indagini ed è in corso di redazione il progetto di restauro redatto dai tecnici del Comune, con il supporto di Restauratori esterni all’Amministrazione. Un progetto che una volta definito sarà sottoposto all’autorizzazione della Soprintendenza come prevede la norma sui beni culturali”.

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di Roberto Bonfantini
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