Stupro di gruppo in strada, condannati a 6 e 4 anni gli imputati


Fu afferrata per i capelli, stordita con forti pugni al volto e trascinata con la forza sotto il porticato dell’ufficio postale di Bellariva. E’ lì che il suo aguzzino, un 23enne marocchino, con diversi precedenti, abusò di lei con disprezzo. Quando la vittima, una transessuale peruviana di 49 anni, cercò di fuggire, fu l’amico del violentatore, un 21enne di origini nordafricane, nato a Bologna, a bloccarla con la forza.
Una violenza brutale, quella avvenuta la notte del 16 luglio 2022 a Rimini, per la quale gli imputati sono stati condannati in rito abbreviato, dal giudice Manuel Bianchi, per violenza sessuale di gruppo e lesioni personali aggravate in concorso: il 23enne a 6 anni di reclusione in carcere, mentre il 21enne a 4 anni. Entrambi dovranno risarcire in solido fra loro la vittima (costituitasi parte civile attraverso l’avvocatessa Valentina Vulpinari del Foro di Rimini) con 25mila euro. Soddisfatte le richieste di condanna avanzate dal pubblico ministero riminese Luca Bertuzzi.
Quella notte accorsero in aiuto della transessuale due passanti che le permisero di scappare e chiamare la polizia. Ad incastrare i due stupratori, arrestati dalle Volanti, anche un video di 20 secondi, girato con il telefonino da uno dei testimoni, che ritraeva una parte degli abusi. La transessuale riportò la frattura delle ossa nasali oltre a traumi ed escoriazioni in varie parti del corpo, per una prognosi complessiva di 35 giorni.