Indietro
menu
età per età

Sport, settembre è il momento della scelta: più azione e meno visione

In foto: repertorio
repertorio
di Carlo Alberto Pari   
Tempo di lettura 5 min
Dom 14 Set 2025 08:02 ~ ultimo agg. 13 Set 22:39
Tempo di lettura 5 min

Tradizionalmente, settembre è il mese deputato alla scelta delle attività sportive, per poi iniziare la pratica ad ottobre. Azzardo dei consigli, presumibilmente poco accattivanti, ma spero utili, derivanti dalla mia quarantennale esperienza in materia, ed anche dai miei studi. Parto da una necessaria premessa. Nel nostro Paese, solo poco più di un quarto della popolazione (dai 3 anni di età) pratica costantemente uno sport nel tempo libero. Di converso, la visione dello sport assorbe una parte importante del tempo della nostra vita. In tal modo, spesso fomentiamo miti e li arricchiamo, anche in modo esagerato, fino a quando qualcuno li supererà. Per la verità, la “mitizzazione” avviene in diversi ambiti, a volte si radunano folle enormi, nonostante costi, rischi,  disagi e nonostante il fatto, che la  maggioranza degli italiani sia estremamente contrariata alle abnormi diseguaglianze sociali in esponenziale crescita, ma appare difficile contenerle, se contribuiamo pesantemente a generarle. 
Ritornando al tema dell’articolo, in generale, credo che sarebbe auspicabile dedicare più tempo alla pratica e meno alla visione dello sport . Alcune rilevazioni, ci collocano oltre il 20° posto in Europa per numero di adulti che praticano costantemente attività sportiva.  Eppure, quasi l’unanimità degli studi in materia, sentenziano chiaramente che la pratica di attività motorie (differenti dallo sport puramente agonistico) donano a qualsiasi età (se rapportate alle patologie), benessere, benefici fisici, cognitivi e psicologici. Tutto ciò premesso, suddivido i miei consigli per la pratica in quattro grandi fasce di età: Bambini, Ragazzi, Adulti, Anziani, cercando di sintetizzare in modo estremo, lo spazio di un articolo non consente un’analisi completa e complessa, ma solo qualche riflessione. 
Bambini : sconsiglio vivamente la rotazione perenne tra gli sport. Provare alcune attività sportive è positivo, cambiarle continuamente improduttivo e financo diseducativo. Non entro in merito alla scelta della pratica, che in questa fascia di età dovrebbe essere principalmente finalizzata allo sviluppo delle capacità coordinative e della socialità. Sono i genitori deputati a canalizzare la scelta, convincendo i bambini, ma se necessario, anche imponendosi, del resto, appare evidente che a 6/7 anni è facile essere influenzati, succede anche agli adulti, ed il termine “influencer”, appare abbastanza esplicativo. Inoltre, consiglio un’analisi dettagliata dell’insegnante, del suo curriculum, degli studi specifici, dell’esperienza nell’insegnamento, ed anche del percorso di vita, perché sarà un punto di riferimento importante ed in parte, un educatore. Sconsiglio di scegliere la palestra in base alla comodità logistica, molto meglio valutate con attenzione l’insegnante e visionare alcune lezioni prima di iscrivere il bambino. In questa fascia di età, eviterei in modo assoluto l’agonismo esasperato e la ricerca del “campione” .
Ragazzi :  E’ auspicabile che i genitori, se necessario, impongano la pratica costante di un’attività sportiva ai ragazzi, per il benessere, per la crescita (non solo fisica) e per l’educazione che lo sport può supportare, ad esempio, al rispetto delle regole. Anche in questo caso, consiglio di visionare attentamente il curriculum di vita dell’insegnante.  Suggerisco di scegliere un’attività, che oltre a sviluppare le capacità coordinative, implementi anche quelle condizionali, in modo simmetrico per le varie parti del corpo. Solitamente, per i ragazzi diventa attraente l’agonismo anche estremo, purtroppo, questa è la nostra cultura. Consiglio di smorzare, non di fomentare, spesso, l’agonismo  esclude per natura i meno dotati, non implementiamo le loro insicurezze, anzi, evidenziamo che vincere una partita, un torneo o qualsiasi altra cosa, è parte dell’effimero, inoltre, nelle situazioni della vita non sempre si vince, pertanto, a mio avviso, è più importante sviluppare la resilienza.        
Adulti : è’ il tempo della massima produttività lavorativa,  ma il lavoro è solo una parte della vita, utile, necessaria, a volte anche di soddisfazione, ma non può andare oltre. Consiglio di dedicare tempo a voi stessi, di praticate con costanza l’attività sportiva   che preferite, magari con i figli (esperienza bellissima), ma sempre a livello amatoriale, con i ritmi che riuscite a tenere, senza rinunciare per il lavoro o per altri impegni, perché la vita è breve e lo sport, è parte fondamentale del vostro benessere psicofisico. 
Anziani : oltre il 25% dei cittadini di questo Paese è over 65, in esponenziale crescita. In molte Nazioni del nord Europa è difficile incontrare anziani sulle panchine, le Istituzioni locali o nazionali incentivano in modo significativo il loro mantenimento in attività, nel sociale, ma anche al riguardo la pratica sportiva, che assume un ruolo di fondamentale importanza, ovviamente, compatibilmente ai limiti dell’età e delle patologie. La pratica costante di attività motorie in un anziano, spesso riduce la solitudine tipica dell’età, accresce le aspettative di autonomia, restringe i rischi di malattie, attenua le depressioni ed in ultima analisi, ma non per questo meno importante, diminuisce il ricorso alla Sanità pubblica, con enormi benefici anche per le casse dello Stato, che in questo modo, non sarà costretto a contenere continuamente i servizi per mancanza di fondi. Sono moltissime le attività sportive praticabili dagli anziani, si tratta ancora una volta di affidarsi ad insegnanti specializzati, ad alta professionalità, con esperienza pluridecennale, con titoli reali, non diplomi più o meno farlocchi rilasciati da qualche organizzazione insignificante. Purtroppo, in generale, a mio avviso, le Istituzioni pubbliche appaiono ancora lontane dal recepire adeguatamente tali necessità, ma in un Paese che invecchia in modo progressivo ed irreversibile,  dovrebbe essere una delle tante priorità, per il bene dei Cittadini e dello Stato.   

Altre notizie
di Redazione