Il Ministero blocca il progetto 'Badia del vento'. Convocata nuova conferenza


Il Ministero della cultura ha messo in stand by il progetto eolico ‘Badia del vento’. Il governo ha convocato una nuova conferenza dei servizi il 30 settembre. Il progetto ha avuto il via libera della Regione Toscana ma quelli negativi di Emilia-Romagna, Marche, singoli comuni e Soprintendenze. Il progetto 'Badia del vento' prevede sette aerogeneratori da 180 metri tra Toscana, Alta Valmarecchia e Marche.
La deputata forlivese di Fratelli d'Italia Alice Buonguerrieri ringrazia il Ministero della Cultura "per avere dimostrato grande sensibilità nei confronti dei cittadini. Il suo parere negativo in merito alla realizzazione del parco eolico 'Badia del Vento' è in linea con la volontà di Fratelli d'Italia di essere sempre dalla parte dei cittadini”.
“Anche in base ai pareri del CNR e alle consulenze legali pervenute dallo studio Boldrini di Rimini, coinvolto per il caso specifico, il progetto di realizzazione del suddetto parco eolico presenta diverse criticità e incompatibilità. Prima di tutto – spiega Buonguerrieri -, si prevedrebbe l'installazione di sette aerogeneratori da 180 m ciascuno in un'area montana al confine tra Toscana, Emilia-Romagna e Marche. Gli impianti, una volta realizzati, svetterebbero oltre i 1.200 m in un contesto caratterizzato da dissesti idrogeologici, beni monumentali presenti entro il raggio di 3 km e aree naturali protette, rientranti tra i Siti Natura 2000. L'impatto negativo di un'opera come la Badia del Vento si estenderebbe quindi a numerosi comuni limitrofi delle Regioni Emilia-Romagna e Marche”.
“Sul piano geologico – aggiunge Buonguerrieri - è particolarmente rilevante quanto emerso dalla relazione del professor Gian Battista Vai, che ha evidenziato l’incompatibilità dell’intervento con l’assetto idrogeologico dell’area. La realizzazione di un impianto industriale di queste dimensioni comporterebbe un ulteriore aggravio dei fattori di instabilità del territorio, già soggetto a rischi di dissesto”.