Spiagge. Indennizzi ai concessionari uscenti. Parte del PD boccia De Pascale


Sessantacinque iscritti e militanti del Partito Democratico di Rimini, tra cui amministratori locali, rappresentanti sindacali, dirigenti e militanti di circolo, hanno firmato una lettera aperta al segretario regionale del partito Luigi Tosiani per esprimere forte dissenso nei confronti della posizione del presidente Michele De Pascale sul tema delle concessioni balneari.
La raccolta firme — spiegano i promotori — proseguirà nei prossimi giorni.
La scintilla è arrivata dopo il dibattito al TTG di Rimini, dove De Pascale, accanto al ministro Matteo Salvini, ha proposto di indennizzare i concessionari uscenti con fondi derivanti dai canoni demaniali, sostenendo che “sarebbe una scelta italiana: i nuovi concessionari pagano un di più per chi perde, non vedo perché l’Ue debba interferire”. Una posizione che ha scatenato la reazione di una parte del partito.
Nella lettera si parla di una proposta “improponibile, ingiusta e fuori luogo”, in quanto in contrasto con la Direttiva Bolkestein e con l’articolo 49 del Codice della Navigazione, che stabilisce che “alla scadenza della concessione, tutti i beni non amovibili restano allo Stato senza diritto ad alcun indennizzo”.
I firmatari ricordano che la Commissione Europea si è già espressa con chiarezza: gli indennizzi creano un vantaggio competitivo per i gestori uscenti, scoraggiando l’ingresso di nuovi operatori e distorcendo la concorrenza.
“Pensare di compensare una categoria che per anni ha beneficiato di canoni bassi e proroghe automatiche — si legge — significa alimentare un privilegio”.
Nella lettera si invita il PD a non schierarsi a difesa di quella che viene definita “una lobby ormai priva di motivazioni credibili”, ma a impegnarsi invece per bandi trasparenti e realmente aperti, a tutela della legalità e della concorrenza leale ad evitare concentrazioni delle concessioni e a favorire micro e piccole imprese innovative, non solo quelle già titolari.
«Il nostro partito — concludono i firmatari — deve tornare a difendere l’interesse pubblico e una visione moderna del turismo balneare. Non servono scorciatoie o compensazioni, ma regole chiare e opportunità per chi vuole investire e innovare».
I firmatari:
Maurizio Bartolucci
Andrea Battistelli
Cristina Belletti
Stefano Benaglia
Alma Bertozzi
Ciro Antonio Biasi
Ivo Calcinelli
Virginia Cardi
Alessandra Carlini
Erio Carlini
Luigino Casadei
Renzo Casadei
Mariella Cavalli
Lorenzo Celli
Paolo Ciavatta
Daniele Ciavatti
Alberto Clementi
Andrea Diaco
Vincenzo Domenichelli
Andrea Felli
Mauro Ferri
Massimo Fusioni
Anna Galli
Alessandra Gori
Lorenzo Grilli
Claudio La Scola
Sandro Luccardi
Fabrizio Maddaleni
Giovanna Manfredi
Mandina Manfredini
Mauro Masi
Maurizio MelucciPaolo Mussoni
Mazza Ombretta
Gianfranco Pacassoni
Barbara Padovan
Luca Paganelli
Enzo Paolini
Marco Parmeggiani
Enrico Pecorari
Andrea Piccioni
Donato Piegari
Angela Piegari
Loretta Pompili
Daniela Potenza
Giuseppe Prosperi
Massimo Pruccoli
Wiliam Raffaeli
Massimo Raggini
Maria Grazia Ricci
Paolo Righi
Celli Roberto
Ortensia Rossi
Alberto Rossini
Antonio Ruberti
Meris Soldati
Silvia Solfrini
Giuseppe Tomasetti
Mario Tura
Alberto Vanni Lazzari
Mauro Vannoni
Maria Teresa Zangara
Fiorella Zangari
Bruno Zannoni
Giuseppe Zavatta