Sospetta che la compagna lo tradisca: la obbliga a spogliarsi e la violenta


Otto anni di offese, denigrazioni e aggressioni fisiche, culminate nel maggio del 2022 in una violenza sessuale brutale avvenuta tra le mura domestiche. Dopo l’allontanamento dalla casa familiare e il conseguente divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, autorizzato dal giudice un mese fa, per un 33enne residente a Rimini è stato disposto il decreto di giudizio immediato con fissazione dell’udienza davanti al tribunale Collegiale di Rimini il prossimo 15 giugno.
La vittima è una 43enne riminese, che nel novembre del 2022 ha trovato la forza di lasciare quell’uomo violento con il quale ha avuto anche un figlio e di denunciarlo alle forze dell’ordine. Non è stato semplice liberarsi dallo stato di prostrazione, ansia e timore per la propria incolumità in cui l’uomo l’aveva intrappolata.
Il 33enne, accecato da una gelosia morbosa, era convinto che la compagna lo tradisse. Per questo, ogni volta che usciva di casa senza di lui, la costringeva a effettuare delle videochiamate per permettergli di controllare con chi fosse. Più di una volta le aveva rinfacciato di essere stato fregato, di non essere certo della paternità del figlio che aveva avuto con lei. Molteplici gli episodi di maltrattamenti raccolti dai carabinieri fin dal lontano 2015. I più gravi, però, sono anche i più recenti. Nell’agosto del 2021, dopo averla accusata di essersi baciata con il fratello di una sue amica, il 33enne le sferrò un violento schiaffo, poi la rinchiuse in camera e le strappò il cellulare, col quale inviò messaggi all’uomo che l’avrebbe baciata per scoprire se tra loro ci fosse una relazione. Oppure, nel maggio del 2022, sospettando in maniera immotivata che lei lo avesse tradito e facendole credere di avere le prove, la costrinse a spogliarsi per verificare se avesse avuto un rapporto sessuale, poi la violentò.
Nel lungo elenco di maltrattamenti compaiono anche aggressioni fisiche come strattonamenti, spintoni e schiaffi. Una volta ricevuto il fascicolo, il sostituto procuratore Luca Bertuzzi, prima ha chiesto e ottenuto dal gip del tribunale di Rimini il divieto di avvicinamento del 33enne (difeso dall’avvocato Bruno Barbieri del foro di Pesaro) all’ex compagna, poi il decreto di giudizio immediato per maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale aggravata.