Indietro
menu
Newsrimini Provincia

Sospesa adesione alla Società Aeroporti: troppa fretta e documenti poco definiti

di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Ven 29 Lug 2011 17:22 ~ ultimo agg. 14 Mag 12:41
Tempo di lettura 4 min

A comunicarlo oggi alla sesta commissione consiliare è stato il presidente Vitali che ha spiegato come “pur condividendo la necessità di tendere in tempi rapidi al processo di integrazione degli scali” non si può prescindere dalla discussione di atti formali “che siano discussi nella massima trasparenza e chiarezza da parte del consiglio provinciale.” Secondo Vitali “il percorso accelerato che si è scelto di adottare si sta scontrando con la oggettiva difficoltà in sede tecnica da parte della Regione di presentare una documentazione definita.”
Secondo il coordinatore del PdL Lombardi la sospensione del percorso d’adesione dipenderebbe però da un errore di procedura: il protocollo con la regione sarebbe stato firmato dal presidente Vitali senza l’obbligatorio mandato da parte del consiglio. Da qui la decisione di rinviare tutto a settembre.
Dalla Provincia ribadiscono che si è trattato di incongruenze di atti e che il Consiglio deve essere chiamato a eprimersi solo sullo Statuto, mentre la convenzione è un atto politico stabilito dagli enti.

Proprio ieri intanto il presidente di Aeradria Masini, presentando i numeri record del Fellini nel mese di luglio, aveva anticipato il probabile arrivo al milione di passeggeri nel 2011 e al milione e 400mila nel 2012 quando l’aumento di traffico dovrebbe portare anche chiudere con un utile di bilancio.

La nota della provincia

Questo pomeriggio, il Presidente della Provincia di Rimini, Stefano Vitali, ha comunicato alla sesta commissione consiliare la necessità di sospendere il percorso amministrativo finalizzato all’adesione dell’Ente provinciale alla nuova società per azioni denominata SAR (Società Aeroporti di Romagna).

“La condivisione circa la necessità di tendere in tempi rapidi al processo di integrazione degli scali per superare gli elementi di irrazionalità che persistono nel contesto romagnolo- ha spiegato Vitali-, non può far passare in secondo piano la necessità di imperniare il percorso su atti formali che siano discussi nella massima trasparenza e chiarezza da parte del consiglio provinciale. Il percorso accelerato che si è scelto di adottare si sta scontrando con la oggettiva difficoltà in sede tecnica da parte della Regione di presentarci una documentazione che, data l’oggettiva complessità dell’iniziativa, non è completamente definita. La rilevanza per il nostro territorio dello scalo aeroportuale, la tutela e la credibilità delle Istituzioni e degli investimenti pubblici, devono passare per una definizione precisa e inequivocabile di ogni aspetto tecnico relativo all’operazione”.

La nota di Marco Lombardi (PdL)

La questione della Holding degli Aeroporti romagnoli, sta assumendo aspetti grotteschi quasi comici se non si trattasse di denaro pubblico e di una infrastruttura strategica per il nostro territorio.

Ricordo che noi abbiamo fatto o stiamo facendo oltre 300 milioni di euro di investimenti (Fiera e Palacongressi) che possono essere messi a rischio se non adeguatamente supportati da un aeroporto che funzioni.

Dopo aver più volte denunciato in Regione l’inutilità e della Holding degli aeroporti da cui tra l’altro stranamente si è tolta Bologna, e ribadito che servirebbe solo a dare ossigeno a Forlì visto che le norme del Ministro Tremonti impediscono alla Regione come agli altri soggetti pubblici di finanziare società che per tre anni consecutivi presentano bilanci in perdita, devo notare che anche la Provincia di Rimini assai timida nel difendere il nostro Aeroporto, denota un certo dilettantismo procedurale.

Lo Statuto della Provincia prevede che la firma di protocolli di intesa da parte del presidente avvenga previo mandato del Consiglio, ma il presidente Vitali, nella fretta di assecondare le pressioni regionali, ha sottoscritto il documento senza il mandato del Consiglio, e quando gli attenti Consiglieri del PDL in provincia glielo hanno fatto notare con una interrogazione, il Presidente ne ha dovuto prendere atto e rimandare tutto a Settembre.

Speriamo che il rinvio faccia ragionare tutti i soggetti coinvolti perché rivedano l’intera strategia e non continuino a penalizzare l’Aeroporto di Rimini che con grande difficoltà e tensioni finanziarie dovute agli investimenti e non alla gestione, si sta avviando al traguardo di un milione di passeggeri.

Anche questo caso dimostra che quando l’Ente Pubblico fa l’azionista di società imprenditoriali, non riesce a sottrarsi agli interessi politici.

Altre notizie
di Andrea Polazzi