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interviste a commercianti e clienti

Solo il 15% dei negozi di prossimità vende on line. Confcommercio analizza tendenze

di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Gio 28 Dic 2023 13:28 ~ ultimo agg. 6 Giu 16:10
Tempo di lettura 3 min

Solo il 15% dei negozi di prossimità riminesi vende anche on line, ma i due terzi di coloro che si sono aperti al digitale realizzano un fatturato che supera il 30% del totale. Il dato emerge dalla ricerca realizzata dal Centro di Assistenza Tecnica (CAT) di Confcommercio Rimini. Le imprese del campione sono tutte attività di vicinato attive in diversi settori merceologici. Molte, motivando la loro scelta di vendita esclusivamente in negozio, rimarcano il valore del rapporto diretto e di non voler cedere alla spersonalizzazione dei rapporti e di quanto importante sia la consulenza, il suggerimento e il consiglio da parte di chi vende.

Un secondo aspetto indagato è ciò che potrebbe essere messo in campo per incrementare il fatturato delle attività. Per i commercianti (il 76% ha dato questa risposta) l’azione più significativa è l’organizzazione di eventi culturali o artistici in prossimità dei negozi. Il 12% degli intervistati ha detto che già si adopera in tal senso ma un altro 12% si dichiara non interessato. La commercializzazione di prodotti locali, con il 60% di operatori molto interessati e un 17% che già lo sta facendo, è un altro aspetto che valorizza il commercio di vicinato. I negozianti vorrebbero creare alleanze strutturate con i produttori locali, con azioni di comunicazione specifiche ( il 77% si dice interessato).

Risulta inferiore invece l’interesse per i programmi fedeltà rivolti ai consumatori: il 21% dichiara di utilizzare già questa strategia, ma il 39% non ritiene sia incentivante per i consumatori reputando l’esperienza già provata di scarsa efficacia.

La ricerca ha poi analizzato anche i comportamenti dei clienti. Oltre il 90% dei cittadini intervistati  si dice d’accordo sull’importanza di valorizzare le attività di vicinato, sul fare acquisti di prodotti locali negli esercizi di prossimità, sulla percezione di aumento di sicurezza nei quartieri con la presenza delle attività commerciali che garantiscono un presidio continuo nel territorio donando più tranquillità soprattutto nelle ore serali. Sempre oltre il 90% la considerazione del negozio di prossimità come “luogo di relazioni umane e personali”, “risorsa sociale importante che contribuisce ad evitare il degrado” e “garanzia di servizi importanti soprattutto per le persone più in difficoltà e gli anziani”.

Il CAT ha anche preso in esame alcuni “casi” stranieri: il Tropa Verde nato in Spagna e ora presente in più Paesi con una piattaforma digitale centrale per cittadini e piccoli esercenti per colmare il gap di competenze digitali promuovendo il passaggio di clienti e il desiderio di shopping più sostenibile e il Gelderlandplein, in Olanda, in cui investitori, urbanisti e rivenditori hanno sviluppato una partnership per mantenere i commercianti nei centri urbani, con anche soluzioni di mobilità gratuita per incoraggiare gli acquirenti.

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