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L'intervista

Sierologico. Mignani (farmacisti): utile ma non risolutivo

di Andrea Polazzi   
Tempo di lettura 2 min
Mer 21 Ott 2020 16:56 ~ ultimo agg. 28 Mag 04:42
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Da lunedì 19 ottobre, gli studenti e i famigliari loro conviventi possono effettuare, su prenotazione, test sierologici gratuiti nelle farmacie. 58 quelle che nel riminese aderiscono alla campagna voluta dalla Regione. L’avvio sembra essere positivo. “Ci sono molte richieste – dice il presidente dell’ordine dei farmacisti riminesi Giulio Mignani a Temporeale – io, ad esempio, ho tutti gli appuntamenti pieni fino a metà della prossima settimana.” Le modalità per effettuare il test sono semplici. “Basta prenotare – spiega Mignani – poi ci si presenta in farmacia senza bisogno, ad esempio, di essere a digiuno. Si preleva una goccia di sangue dal dito e si applica sul testa. Poi si riempiono un paio di moduli. Ad inviare il risultato al fascicolo sanitario elettronico ci pensa la farmacia.” Per l’esito servono circa 15 minuti e, se positivo, il paziente passa in carico al servizio sanitario per il tampone. E’ comunque fondamentale, sottolinea Mignani, essere consapevoli che il sierologico non è un test in grado di dare risposte certe. “Il test – dice – rileva solo la presenza di anticorpi. Se non ce ne sono, potrei non essere mai venuto in contatto col virus, oppure il contatto potrebbe essere molto datato e non ve ne è più traccia (perché non è ancora chiaro quanto duri la memoria immunologica del covid). Oppure, ed è il caso peggiore, si potrebbe essere nei primi giorni dell’infezione e non avere ancora sviluppato immunoglobuline G ed M. Quindi il sierologico non ci da una risposta chiara sull’essere malati o contagiosi“.  Quindi quando potrebbe essere consigliato? “Può toglierci dubbi – risponde il presidente – su episodi di febbre o problemi respiratori avuti nelle ultime settimane. Se risulto negativo al test posso dire che l’episodio non era legato al covid.”

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