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Governo volta spalle a Riviera

Sicurezza. Croatti (M5S): preoccupante la denuncia del SAP

In foto: Marco Croatti
Marco Croatti
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Gio 12 Giu 2025 16:12 ~ ultimo agg. 16:19
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Il piano ministeriale per il potenziamento delle forze di polizia ha "dimenicato" Rimini (vedi notizia). La denuncia del SAP viene definita preoccupante dal senatore del MoVimento 5 Stelle Marco Croatti. “Proprio quando la nostra città, sempre più esposta al rischio di infiltrazioni criminali e a frequenti episodi di delinquenza, avrebbe urgente necessità di un forte aumento delle sue forze di polizia in pianta stabile a protezione di cittadini e imprese - commenta - il governo Meloni nel suo piano di potenziamento del dipartimento di Pubblica Sicurezza volta le spalle al nostro territorio scegliendo di non assegnare nuovi agenti in via permanente. Una scelta grave e vergognosa che fa ancora più rabbia se si pensa che tanti cittadini nel 2022 diedero fiducia alla Meloni credendo ai vuoti slogan e alle promesse su sicurezza e immigrazione. La destra volta le spalle alla nostra Riviera che si scopre più fragile e insicura in una fase molto delicata"

Croattti ricorda come "il piano ministeriale ha previsto per il territorio riminese solo un contingente estivo di meno di 80 unità da impiegare nei mesi di luglio e agosto, insufficiente a colmare le gravi carenze strutturali di organico".

"I recenti episodi di violenza legati a rapine e aggressioni - prosegue il senatore - nonché le ultime inchieste sulle infiltrazioni mafiose in Riviera hanno generato un clima di insicurezza nei riminesi che non può certo essere affrontato con le sole forze degli enti locali. Cresce la città, crescono le criticità ma le forze di polizia sono sempre più ridotte, anche per fisiologici pensionamenti a cui non corrispondono contestuali nuovi innesti. Il governo deve fare la sua parte e non abbandonare la nostra provincia; lanciamo un appello affinché riveda le sue scelte e preveda immediatamente nuovi rinforzi. Il tempo degli slogan è finito, servono fatti concreti.” conclude Croatti.

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