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L'allarme di Sadegholvaad

Sette comuni 'scendono' dalla montagna: con lo status se ne va anche il sostegno

In foto: Maiolo
Maiolo
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Lun 15 Dic 2025 14:08 ~ ultimo agg. 14:54
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E’ di poche settimane fa l’approvazione della cosiddetta ‘nuova legge sulla montagna’, che definisce finanziamenti, agevolazioni, percorsi a favore dei paesi classificati come ‘montani’. Ma con i nuovi criteri di legge si definisce montagna il 35 per cento del territorio italiano, una percentuale sensibilmente inferiore alla superficie dei Comuni precedentemente considerati montani.

"E non è una questione di forma - sottolinea il presidente della provincia di Rimini Jamil Sadegholvaad - I Comuni montani possono avere fondi dedicati ai territori svantaggiati, agevolazioni e deroghe a leggi nazionali.  Pensiamo ad esempio alla deroga sul numero minimo di alunni per mantenere aperta una scuola di montagna. Se la nuova legge dispone lo stanziamento di 200 milioni di euro (comunque una cifra ridotta rispetto al passato) per misure atte a contrastare lo spopolamento, la cosa che sta più preoccupando è che con i nuovi criteri molti dei Comuni montani dell’Appennino rischiano di perdere la qualifica. Non ci sono ancora scenari esatti ma molte analisi concordano nell’ipotizzare una riduzione del 40 per cento dei Comuni considerati montani".

A livello locale, confrontando vecchia e nuova legge: degli 11 comuni in Provincia di Rimini attualmente riconosciuti come montani o parzialmente montani, ben 7 rimarrebbero esclusi dalla nuova classificazione: Maiolo, Novafeltria, Talamello, Sassofeltrio, San Leo, Verucchio e Poggio Torriana perderebbero lo status di 'comune montano' e con esso tutte le agevolazioni connesse.

i comuni riminesi coinvolti

"I nostri comuni più periferici - prosegue Sadegholvaad - già affrontano quotidianamente difficoltà enormi: lo spopolamento progressivo, la chiusura di scuole e servizi essenziali, l'invecchiamento della popolazione. Gli ultimi anni ci hanno insegnato quanto sia vitale tenere insieme montagna e collina, quanto questi territori siano fragili e strategici per l'intero sistema. E proprio ora arriva una legge che li abbandona.
Non possiamo accettare che comunità che da decenni lottano contro l'isolamento e il degrado vengano improvvisamente classificate come 'non montane' con un algoritmo che ignora la realtà dei territori".

L'auspicio è che il confronto previsto in questi giorni tra Regioni e Governo nella Conferenza Stato-Regioni "possa portare a rivedere questi criteri inaccettabili, garantendo che a tantissimi comuni, tra cui quelli citati nella provincia di Rimini, possa essere riconosciuto uno status ‘speciale’ che non è solo questione di finanziamento ma di uguali opportunità e in definitiva dignità

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