Giorgia Saponi blinda l'alibi di mamma e zio. Poi rivela "sguardi complici"
Una lunga deposizione, durata quattro ore, quella di Giorgia Saponi, nipote di Pierina Paganelli. La 18enne, figlia di Giuliano Saponi e Manuela Bianchi, ha ripercorso il rapporto con la nonna, definita "una seconda madre", la sera dell'omicidio, quando rimase a casa con la madre e lo zio Loris Bianchi, e i sospetti sull'amante della madre.
Proprio su quest'ultimo punto la teste è stata ripresa in maniera decisa dalla presidente della Corte d'Assise, Fiorella Casadei, che l'ha invitata senza mezze misure a dire la verità: "Chiacchiere non se ne fanno più, qui si scrivono sentenze. Ognuno si deve assumere la responsabilità di quello che dice". Giorgia ha raccontato di un pomeriggio trascorso al mare, a fine agosto 2023, in cui la madre e Dassilva si scambiavano sguardi complici davanti a lei, "come tra amanti", ha detto la ragazza. Che qualche tempo prima aveva letto una chat tra la madre e Dassilva in cui Manuela aveva inviato al senegalese una canzone d'amore. Davanti all'espressa domanda della giovane alla madre se Dassilva fosse il suo amante, Manuela all'epoca negò, giurando che si trattava di un altro uomo.
Tra i passaggi più significativi della sua deposizione, anche quello inerente la sera del delitto. Giorgia ha riferito che dalle ore 20 alle 22.49 (momento in cui furono scattate le famose foto allo zio Loris), lei, la madre e lo zio rimasero sempre insieme. La 18enne si assentò uno o due minuti per andare in camera, lasciando però la porta socchiusa e sentendo la mamma e lo zio chiacchierare. Una versione che fornisce ancora una volta un alibi di ferro ad entrambi.












