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Cronaca Newsrimini Rimini

Scoperta banda di rumeni specializzata in clonazione carte di credito

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mer 25 Mag 2005 19:00 ~ ultimo agg. 11 Mag 06:38
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Una strumentazione perfetta: la microcamera da inserire nello sportello per riprendere il numero del Pin, il lettore di banda magnetica dove i clienti inserivano la tesserina, ignari che in quel momento avveniva la memorizzazione dei dati, che una volta passati sul computer permettevano la clonazione perfetta della carta di credito.
Agiva così la banda di rumeni che è stata scoperta dalla Guardia di finanza di Rimini. Tutto è partito nello scorso mese di febbraio, quando, a seguito di una segnalazione è stato individuato il covo dell’organizzazione in un albergo di Rivazzurra. Nell’occasione i militari avevano scoperto un plico, indirizzato ad una cittadina rumena di 24 anni, residente nell’albergo, con mittente californiano: dentro c’era un’apparecchiatura che serviva per la duplicazione, con tanto di istruzioni per l’uso e cinquanta carte smagnetizzate.
In un’altra camera dello stesso albergo dove alloggiava un trentenne rumeno i militari hanno trovato tanto altro materiale, tra cui una videocamera con cui i clonatori riprendevano tutto il procedimento.
Per sviare le forze dell’ordine avveniva uno scambio di carte: quelle clonate in Italia venivano utilizzate in sportelli di altri paesi e viceversa. Addirittura c’era una clientela disposta a comprarle per 400 euro.
In manette sono così finiti due dei componenti dell’organizzazione, la donna ed il suo connazionale che si trovano in carcere a Rimini e Forlì. Gli altri si sono resi latitanti, probabilmente già in fuga all’estero. Uno dei perquisiti, su cui non sono stati trovati elementi a suo carico nell’indagine, violava puntalmente l’obbligo di dimora emesso dal giudice di Ravenna e per questo è stato nuovamente denunciato.

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