Indietro
menu
dopo il sit-in di luglio

Sciopero nazionale dei farmacisti: a Rimini protesta davanti alla Prefettura

In foto: i farmacisti in protesta
i farmacisti in protesta
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Gio 6 Nov 2025 11:16 ~ ultimo agg. 12:29
Tempo di lettura 2 min
https://www.icaroplay.it/programmi/rinnovo-contratto-nazionale-farmacisti-in-protesta-davanti-alla-prefettura/

Sono circa 500 i farmacisti in provincia di Rimini e molti di loro si sono ritrovati davanti alla Prefettura, ai piedi del Tempio Malatestiano, per sollevare l’attenzione sulla grave situazione che coinvolge i lavoratori del settore. Già questa estate in piazza Tre Martiri un primo sit-in di protesta, bissato da questa iniziativa di carattere nazionale che ha coinvolto circa 60 mila dipendenti di farmacie private in tutta Italia, a sostegno del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, scaduto il 31 agosto 2024.

Lo sciopero, indetto dalle federazioni di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, segue l’esito negativo della procedura di raffreddamento e conciliazione svolta il 20 ottobre scorso, dopo la rottura del tavolo negoziale con Federfarma, che, come recitano i sindacati, continua a mostrarsi “indisponibile a riconoscere alle lavoratrici ed ai lavoratori dipendenti dai propri associati incrementi retributivi e soluzioni normative in linea con l’aumento del costo della vita, rispondenti alle caratteristiche professionali degli stessi e confacenti al contesto lavorativo nel quale operano”.

Le tre organizzazioni sindacali ricordano che “le farmacie private sono un presidio sanitario e sociale essenziale per il Paese”, e che “il servizio offerto va ben oltre la dispensazione dei farmaci” ribadendo di aver sempre perseguito un confronto costruttivo. Ciò che avanzano i farmacisti sono proposte concrete e sostenibili per ottenere un rinnovo contrattuale che garantisca giusti adeguamenti salariali; migliore conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro; riconoscimento della professionalità e percorsi formativi adeguati. Il grido d'aiuto dei farmacisti vuole che Federfarma torni al tavolo di trattativa e riconosca un rinnovo contrattuale che rispecchi il valore reale della professione.

Lo sciopero nazionale del 6 novembre segue una fase di confronto che è proseguita pochi giorni fa con l’assemblea nazionale unitaria partecipata da circa 4.000 farmaciste e farmacisti, che ha definito le ulteriori tappe della vertenza, con manifestazioni e presidi organizzati in tutta Italia.


Altre notizie