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Oltre 2 € a confezione

Scattano i nuovi ticket sui farmaci. I dettagli e il confronto a Fuori dall'Aula

In foto: Nicola Marcello e Alice Parma
Nicola Marcello e Alice Parma
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Ven 2 Mag 2025 14:04 ~ ultimo agg. 14:24
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Da oggi, 2 maggio, scatta in tutta l’Emilia Romagna la riforma dei ticket sui farmaci. Il provvedimento, oggetto di accese discussioni e critiche, è stato preso a fine marzo dalla Regione parallelamente all’approvazione del bilancio. “Una decisione volta a salvaguardare e rafforzare la qualità dei servizi e delle cure, continuando a tutelare le fasce più vulnerabili” hanno spiegato il presidente de Pascale e l’assessore alla sanità Fabi. In sostanza la riforma prevede un ticket di 2,20 euro a confezione di medicinale, fino a un massimo di 4 euro per ricetta. Esentati 1 milione e 650mila persone, circa un emiliano romagnolo su tre, tra cui pazienti oncologici, con patologie croniche o rare, invalidi, disoccupati e persone in situazioni di disagio economico. Una riforma dolorosa ma, hanno motivato i vertici regionali, indispensabile anche per far fronte all’aumento costante della spesa farmaceutica dovuta all'introduzione di farmaci innovativi ma anche all'invecchiamento della popolazione. Un altra novità riguarda le prime visite specialistiche per le famiglie con almeno due figli a carico: resteranno gratuite infatti solo fino ai 14 anni compiuti.

Il tema è stato uno di quelli affrontati nel confronto tra la consigliera regionale Pd Alice Parma e quello di Fratelli d'Italia Nicola Marcello nel corso della trasmissione di Icaro TV "Fuori dall'Aula".

"Il ticket di un euro era stato tolto da Bonaccini nel 2020 per vincere le elezioni - ha attaccato Marcello - e adesso ce lo rimettono con gli interessi. Alcuni farmaci verranno a costare di più con l'impegnativa che con la ricetta bianca o addirittura senza ricetta". "Che fosse una scelta difficile lo sapevamo - ammette la Parma - ma le leve fiscali su cui la Regione può intervenire sono queste. La scelta politica di fondo (ndr anche per l'addizionale Irpef) è stata però quella della progressività e sarà comunque necessario un periodo di assestamento per valutare se il sistema imposto è quello corretto per ottenere l'obiettivo di garantire il livello di spesa sanitaria nel modo più efficiente".



 

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