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le parole di alice parma

Salva Casa, approvato il provvedimento regionale che recepisce il Decreto

In foto: Alice Parma
Alice Parma
di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Mer 23 Lug 2025 12:05 ~ ultimo agg. 12:07
Tempo di lettura 3 min

Recepito nella seduta odierna del Consiglio regionale il Decreto Salva Casa nazionale. “La Regione Emilia-Romagna con la legge Salva Casa si assume la responsabilità di riorganizzare, progettare e dare mandato ai Comuni di concepire piani di rigenerazione urbana nuovi, tenendo conto delle peculiarità delle proprie città. Lo fa con coraggio, perché il testo approvato oggi recepisce obbligatoriamente il decreto nazionale, ma lo fa con correttivi determinanti, dando una risposta attesa da cittadini, professionisti e amministrazioni locali, in particolare per quanto riguarda piccole difformità edilizie, cambi di destinazione d’uso e doppia conformità. Per noi 20 metri quadri per vivere non sono dignità abitativa. Qui vogliamo regole giuste per il diritto all’abitare” commenta Alice Parma, vice capogruppo Pd in consiglio regionale. 

“Con il provvedimento regionale abbiamo dovuto apporre delle regole correttive del testo nazionale affinché le nostre città, e parlo soprattutto di città come Rimini a forte vocazione turistica e commerciale, non cambino la loro natura. Perché permettere i cambi d’uso senza una programmazione come prevede il Decreto nazionale è una misura rischiosa e profondamente sbagliata. Ovviamente non possiamo illuderci che un provvedimento regionale risolva problemi nazionali e strutturali. - continua Parma - Lo diciamo da tempo: davanti alla crisi abitativa delle nostre città servono riforme organiche, coerenti e condivise, capaci di affrontare il tema dell’edilizia in modo sistemico. Le norme che regolano il nostro settore si basano ancora su testi ormai risalenti nel tempo, inadeguati per affrontare le sfide dell’abitare contemporaneo, in cui giovani, famiglie, lavoratori si ritrovano senza uno spazio in cui costruire la propria vita. Oggi al centro deve esserci la rigenerazione urbana, qualità degli spazi, sostenibilità ambientale e inclusione sociale. L’Emilia-Romagna parte da una posizione avanzata: la nostra legislazione regionale ha già introdotto molte semplificazioni e ha sempre tutelato un principio fondamentale, quello della centralità della pianificazione. Ma le semplificazioni vanno accompagnate da responsabilità, visione e strumenti chiari. La sfida è costruire una normativa che guardi al futuro, capace di coniugare transizione ecologica e giustizia sociale. Sì, giustizia sociale, perché la trasformazione urbana deve tenere sempre al centro l’obiettivo finale: garantire una casa a tutti. Tenendo ben presenti tre parole chiave: rigenerazione, sostenibilità ed inclusione, per contrastare l’abbandono edilizio, innalzare gli standard energetici e ambientali, costruire città accessibili, con servizi, mobilità sostenibile e spazi di socialità, per non lasciare indietro nessuno. È tempo di riscrivere le regole - conclude Parma - con coraggio e lungimiranza. Per città più vivibili, verdi e giuste. Per un futuro davvero abitabile, come quello che vogliamo in Emilia-Romagna”.

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