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Nel 2042, 157.415 abitanti

Rimini in controtendenza: più nascite ma popolazione sempre più vecchia

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Gio 11 Set 2025 14:02 ~ ultimo agg. 14:18
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La crisi demografica morde forte in Italia. Secondo i dati diffusi dal "Il Sole 24 Ore", su statistiche ISTAT, sono 166.051 le nascite nel primo semestre 2025 con un drastico calo di 12.054 unità, equivalente al 7,5% rispetto al primo semestre dell’anno precedente. Rimini però presenta numeri in controtendenza: le proiezioni elaborate attraverso le statistiche sperimentali ISTAT per il periodo 2023-2042 indicano infatti una crescita prevista della popolazione residente del 4,65%, passando dalle 150.423 unità del 2023 a 157.415 abitanti nel 2042.
"Questo incremento - spiega l'assessora Anna Montini - deriva da una combinazione di fattori: un saldo naturale positivo con nascite previste in crescita del 27,35% che superano l'aumento dei decessi (+21,95%), e flussi migratori che, pur registrando una diminuzione degli arrivi (-15,15%), mantengono un bilancio favorevole grazie a una riduzione maggiore delle partenze (-22,22%). Particolare attenzione merita la riduzione prevista degli arrivi dall'estero del 22,84%, dato che richiede un monitoraggio costante per comprenderne le implicazioni future".
C'è però il problema invecchiamento visto che l'età media della popolazione è destinata a crescere da 46,66 a 49,6 anni, con la fascia over 65 che passerà dal 24,46% al 32,53% del totale. La popolazione anziana nel 2042 sarà quindi un terzo del totale mentre attualmente rappresenta un quarto dei residenti.
Il tasso di crescita complessivo subirà una flessione da 5,1 a 0,9 punti, comunque più sostenibile rispetto al calo del 4% previsto a livello nazionale nello stesso periodo.
"Questi dati confermano Rimini come una città attrattiva in cui scegliere di vivere e rappresentano una validazione delle politiche di rigenerazione, di inclusione, vivibilità e benessere su cui l'amministrazione comunale ha concentrato i propri sforzi negli ultimi anni e continuerà a investire - conclude l'assessora -.  La previsione per il nostro comune risulta cautamente ottimistica nel contesto generale, sebbene il rapporto tra giovani e anziani previsto per il 2042 di 1 a 3 sollevi importanti questioni strategiche legate alle politiche di protezione sociale e al rafforzamento del sistema di welfare locale.
 
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