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I commenti politici

Rimini FC. Marcello (FdI): "la liquidazione è un suicidio sportivo"

In foto: Nicola Marcello (FdI)
Nicola Marcello (FdI)
di Redazione   
Tempo di lettura 7 min
Gio 27 Nov 2025 13:15 ~ ultimo agg. 13:31
Tempo di lettura 7 min

La messa in liquidazione del Rimini FC, con la probabile esclusione dal campionato, è diventata argomento anche di dibattito politico. "Una vicenda grottesca e sconcertante" scrive il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Nicola Marcello. Matteo Angelini, consigliere comunale 3V, auspica che si possa salvare almeno il settore giovanile mentre Potere al Popolo parla di "fallimento annunciato". 

Tra l'altro, il consigliere Marcello evidenzia come a differenza del fallimento che avrebbe consentito d tutelare il marchio sportivo e salvare il settore giovanile, "la “liquidazione volontaria” richiesta, sia invece una vera e propria dichiarazione di “cessazione totale dell’attività sportiva” che coinvolge tutte le squadre ad ogni livello. Un vero suicidio sportivo

La nota di Nicola Marcello, Fratelli d'Italia

La situazione della Rimini Calcio, da come si legge, in quanto sono mesi che manca una conferenza stampa reale, è ormai grottesca, sconcertante e sulla via del non ritorno.” A dichiararlo è il consigliere regionale Nicola Marcello (Fratelli d’Italia), che ripercorre gli ultimi mesi della crisi societaria:  “dall’estate scorsa si trascina una situazione mai vista, tra passaggi di proprietà fumosi, dirigenti che compaiono e scompaiono nel giro di poche e trattative che con lo sport vero hanno ben poco a che fare”.

Marcello ricorda come “a fine luglio avevo già raccolto le firme per richiedere un Consiglio comunale tematico sulla Rimini Calcio. Ma, insieme ai colleghi di opposizione, decidemmo responsabilmente di soprassedere, per non rischiare di compromettere un passaggio di proprietà societario già fragile e pieno di incognite”.

Nel frattempo – prosegue il consigliere – “decine di ragazzi del settore giovanile con le loro famiglie hanno vissuto mesi di angoscia, per non abbandonare campionati professionistici, dopo aver fatto tanti sacrifici. Molti hanno ricevuto offerte altrove e sono andati via, ma tanti, per amore dei colori biancorossi, sono rimasti”.

Poi l’avvio della stagione: “una squadra eroica guidata da un allenatore giovane e straordinario, in un contesto complicato dai soliti problemi sugli impianti sportivi: campi non disponibili, allenamenti spostati in periferia, spazi sottratti a causa di concerti persino nella settimana dei play-off. Tutto questo con un’amministrazione comunale – afferma Marcello – che da anni non garantisce la necessaria programmazione impiantisca per il solo calcio ”.

Il consigliere ricostruisce quindi gli ultimi sviluppi: “Nei giorni scorsi sembrava arrivata una svolta, con un nuovo gruppo pronto a rilevare le quote. Ma oggi la doccia fredda: l’annuncio del deposito dei libri in tribunale, con oltre 4 milioni di debiti e le vecchie quote bloccate dal Tribunale di Milano. Sembra un film tragicomico”.

Marcello chiarisce: “fino a poche ore fa era possibile tutelare il marchio societario e salvaguardare l’attività di base delle giovanili e della squadra femminile pur non giocando più la prima squadra. L’iter prevedeva la dichiarazione di fallimento, la nomina del curatore e l’istanza di esercizio provvisorio presso Lega Pro. Dalle notizie appurate pochi minuti fa, pare che la “liquidazione volontaria” richiesta, sia invece una vera e propria dichiarazione di “cessazione totale dell’attività sportiva” che coinvolge tutte le squadre ad ogni livello. Un vero suicidio sportivo” .  

Spero però fino all’ultimo che le cose prendano una piega meno tragica e che nella seduta del Consiglio comunale di oggi, il sindaco e la Giunta escano finalmente da un letargo che sta durando troppo, informando con chiarezza la Città sulla reale situazione societaria e cercando evitare in extremis la revoca dell’affiliazione sportiva della Rimini calcio con una prosecuzione dell’attività delle poche squadre giovanili rimaste e del settore femminile, un fiore all’occhiello della nostra città cresciuto in modo esemplare negli ultimi tre anni “ .

In base a quanto emergerà, presenterò un atto ispettivo in Regione all’assessore allo Sport per salvare quanto possibile della Rimini Calcio,  anche in virtù dei pregressi fasti, crediti e titoli sportivi derivanti dalla storia"  conclude Marcello.

La nota di Matteo Angelini, 3V

Ci sono giorni in cui tifarla è un piacere, altri in cui tifarla è un onore, altri ancora invece in cui è un dovere.
Ecco, oggi è proprio uno di quei giorni in cui tifare Rimini è un dovere più che mai.
Ho scelto questa frase molto famosa detta da un grandissimo del Calcio Italiano come Giacinto Facchetti, lui ovviamente parlava della sua squadra del cuore, ma credo che con questa sua frase si rappresenti l'essenza di quelli che posso configurarsi come i sani valori del tifo e dell'amore verso uno sport e verso la propria squadra del cuore ed oggi, dopo tutto quello che abbiamo visto in questi mesi legati alle vicende della Rimini calcio, abbiamo decisamente bisogno di questi valori, di questo senso di appartenenza.
Il Sindaco nel suo intervento pubblico ha già spiegato nel dettaglio quanto sta accadendo e quali sono state le situazioni che ci hanno portato a questo punto della vicenda. Oggi una cosa che ancora si può salvare è il settore giovanile, quello che ne è rimasto dopo la disastrosa gestione precedente, ciò che con grandissima fatica alcune persone, compreso il sottoscritto, hanno tentato in ogni modo di preservare e fare prosperare in mezzo a mille difficoltà e, bisogna dirlo, anche grazie al sostegno continuo da parte dell'amministrazione Comunale.
 
La nota di Potere al Popolo
 
La liquidazione della Rimini Calcio viene dal Sindaco di Rimini descritta come una “medicina amara ma necessaria”. Tuttavia, questa situazione non è caduta dal cielo: il sindaco parla oggi di “vicenda vergognosa”, ma dov’era quando la gestione privata accumulava oltre quattro milioni di euro di debiti? Dov’era quando era necessario esercitare controlli rigorosi, garantire chiarezza sui bilanci e aprire un confronto serio con tifosi, lavoratori e comunità? Dov’era quando iniziavano le prime perplessità sull’ultimo acquirente, quella Building che ha venduto tutto il vendibile ed è scappata prima della fine del girone di andata? Noi di Potere al Popolo Rimini avevamo già alzato l’attenzione su questa situazione in tempi in cui tutti criticavano la Curva Est, consapevoli che proprio quei gruppi erano tra i pochi a denunciare con forza speculazioni, mancanza di trasparenza e interessi oscuri dietro la gestione societaria. Mentre molti preferivano ignorare o sminuire queste voci critiche, noi abbiamo scelto di sostenerle perché rappresentano un elemento vitale di partecipazione e passione popolare nella nostra città. Una città ha il diritto di pretendere istituzioni che vigilino costantemente, che non aspettino il disastro per intervenire e che non si limitino a commentare a posteriori. Oggi la liquidazione viene raccontata come un evento inevitabile, ma spesso ciò che sembra inevitabile è solo ciò che non si è voluto evitare.
Ora il settore giovanile deve continuare la propria attività e portare a termine il campionato, può farlo andando in deroga, chiedendo alla Federazione di poter continuare le attività con le rassicurazioni che le strutture di allenamento e di gioco siano garantite, ora è fondamentale che le parti in causa si trovino e concordino in tempi brevissimi la nuova strada da percorrere.
Con la speranza che giace in seno a tutti noi, che si possano gettare le basi per una nuova era di calcio vero ed appassionato per la nostra amata città.
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