Rimini FC. Marcello (FdI): "la liquidazione è un suicidio sportivo"
La messa in liquidazione del Rimini FC, con la probabile esclusione dal campionato, è diventata argomento anche di dibattito politico. "Una vicenda grottesca e sconcertante" scrive il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Nicola Marcello. Matteo Angelini, consigliere comunale 3V, auspica che si possa salvare almeno il settore giovanile mentre Potere al Popolo parla di "fallimento annunciato".
Tra l'altro, il consigliere Marcello evidenzia come a differenza del fallimento che avrebbe consentito d tutelare il marchio sportivo e salvare il settore giovanile, "la “liquidazione volontaria” richiesta, sia invece una vera e propria dichiarazione di “cessazione totale dell’attività sportiva” che coinvolge tutte le squadre ad ogni livello. Un vero suicidio sportivo”
La nota di Nicola Marcello, Fratelli d'Italia
“La situazione della Rimini Calcio, da come si legge, in quanto sono mesi che manca una conferenza stampa reale, è ormai grottesca, sconcertante e sulla via del non ritorno.” A dichiararlo è il consigliere regionale Nicola Marcello (Fratelli d’Italia), che ripercorre gli ultimi mesi della crisi societaria: “dall’estate scorsa si trascina una situazione mai vista, tra passaggi di proprietà fumosi, dirigenti che compaiono e scompaiono nel giro di poche e trattative che con lo sport vero hanno ben poco a che fare”.
Marcello ricorda come “a fine luglio avevo già raccolto le firme per richiedere un Consiglio comunale tematico sulla Rimini Calcio. Ma, insieme ai colleghi di opposizione, decidemmo responsabilmente di soprassedere, per non rischiare di compromettere un passaggio di proprietà societario già fragile e pieno di incognite”.
Nel frattempo – prosegue il consigliere – “decine di ragazzi del settore giovanile con le loro famiglie hanno vissuto mesi di angoscia, per non abbandonare campionati professionistici, dopo aver fatto tanti sacrifici. Molti hanno ricevuto offerte altrove e sono andati via, ma tanti, per amore dei colori biancorossi, sono rimasti”.
Poi l’avvio della stagione: “una squadra eroica guidata da un allenatore giovane e straordinario, in un contesto complicato dai soliti problemi sugli impianti sportivi: campi non disponibili, allenamenti spostati in periferia, spazi sottratti a causa di concerti persino nella settimana dei play-off. Tutto questo con un’amministrazione comunale – afferma Marcello – che da anni non garantisce la necessaria programmazione impiantisca per il solo calcio ”.
Il consigliere ricostruisce quindi gli ultimi sviluppi: “Nei giorni scorsi sembrava arrivata una svolta, con un nuovo gruppo pronto a rilevare le quote. Ma oggi la doccia fredda: l’annuncio del deposito dei libri in tribunale, con oltre 4 milioni di debiti e le vecchie quote bloccate dal Tribunale di Milano. Sembra un film tragicomico”.
Marcello chiarisce: “fino a poche ore fa era possibile tutelare il marchio societario e salvaguardare l’attività di base delle giovanili e della squadra femminile pur non giocando più la prima squadra. L’iter prevedeva la dichiarazione di fallimento, la nomina del curatore e l’istanza di esercizio provvisorio presso Lega Pro. Dalle notizie appurate pochi minuti fa, pare che la “liquidazione volontaria” richiesta, sia invece una vera e propria dichiarazione di “cessazione totale dell’attività sportiva” che coinvolge tutte le squadre ad ogni livello. Un vero suicidio sportivo” .
“Spero però fino all’ultimo che le cose prendano una piega meno tragica e che nella seduta del Consiglio comunale di oggi, il sindaco e la Giunta escano finalmente da un letargo che sta durando troppo, informando con chiarezza la Città sulla reale situazione societaria e cercando evitare in extremis la revoca dell’affiliazione sportiva della Rimini calcio con una prosecuzione dell’attività delle poche squadre giovanili rimaste e del settore femminile, un fiore all’occhiello della nostra città cresciuto in modo esemplare negli ultimi tre anni “ .
“In base a quanto emergerà, presenterò un atto ispettivo in Regione all’assessore allo Sport per salvare quanto possibile della Rimini Calcio, anche in virtù dei pregressi fasti, crediti e titoli sportivi derivanti dalla storia" conclude Marcello.
La nota di Matteo Angelini, 3V












