Riccione: servizi educativi potenziati, nidi dai 3 mesi e una rete integrata


Il Consiglio Comunale di Riccione ha approvato il nuovo Regolamento delle istituzioni dell’infanzia, dei Centri estivi comunali e del Servizio di ristorazione scolastica. Il documento ridefinisce l'intero sistema 0-6 anni, integrando e aggiornando le regole vigenti per renderle più coerenti con i bisogni attuali delle famiglie e dei bambini, oltre che con le normative regionali e nazionali.
Tra le principali novità, introdotte a seguito dell’approvazione del nuovo Regolamento durante la seduta del consiglio comunale del 29 luglio: l’apertura dei nidi comunali anche ai bambini a partire dai 3 mesi di età, il potenziamento dell’orario a tempo pieno (8 ore giornaliere), il rafforzamento dell’inclusione per i bambini con disabilità, il coinvolgimento attivo delle famiglie e l’istituzione di una rete educativa territoriale. Un cambio di passo che punta sulla qualità, sulla trasparenza e sulla co-progettazione tra soggetti pubblici e privati.
Accoglienza dai 3 mesi
Il Nido d’Infanzia Rodari attiverà una sezione “lattanti”, con spazi, attrezzature e professionalità specifiche, rispondendo concretamente al bisogno di molte famiglie di conciliare tempi di vita e lavoro già nei primi mesi dalla nascita. Una scelta che guarda anche alla natalità, oggi in forte calo.
Nidi a tempo pieno
Gli orari saranno estesi a 8 ore giornaliere effettive, requisito indispensabile per garantire l’accesso ai contributi regionali ed europei, come il progetto “Al Nido con la Regione”. L’ingresso sarà possibile già dalle 7:45, con una valutazione dell’eventuale gratuità dell’anticipo.
Riorganizzazione dell’offerta pubblica
In un contesto di progressivo calo demografico, l’Amministrazione ha scelto di valorizzare i nidi comunali, riconsiderando gradualmente le convenzioni con strutture esterne, che verranno mantenute solo laddove necessario a garantire continuità educativa e valutate nel tempo in base ai reali bisogni che si presenteranno.
Regole semplificate e unificate
Il Regolamento sostituisce i precedenti testi (2009 e 2019), armonizzando criteri di accesso, funzionamento, privacy, aspetti medico-sanitari e standard qualitativi dei servizi, inclusi i centri estivi e la mensa scolastica.
Inclusione e qualità
Forte attenzione alla personalizzazione dei percorsi educativi per i bambini con disabilità. Previsti aggiornamenti dei profili professionali e la rilevazione della qualità percepita dai genitori sui servizi, per una gestione orientata al miglioramento continuo.
Famiglie protagoniste
Saranno potenziati sportelli, momenti di consulenza, occasioni di confronto e partecipazione attiva alla vita dei servizi, in un'ottica di alleanza educativa.
Una rete integrata sul territorio
Si formalizza il Comitato per l’Alleanza Educativa, un organismo di coordinamento tra Comune, scuole, nidi pubblici e privati e soggetti del terzo settore, per una governance condivisa dei servizi 0-6 sul territorio riccionese.
“Questo Regolamento - osserva la vicesindaca e assessora ai Servizi educativi Sandra Villa - è molto più di un aggiornamento tecnico: è l’espressione di una visione politica forte, che riconosce nei servizi per l’infanzia uno degli snodi fondamentali per il futuro della nostra comunità. In un tempo in cui la natalità cala e i bisogni delle famiglie cambiano profondamente, Riccione sceglie di investire strutturalmente nella qualità dell’educazione 0-6, nell’inclusione, nella trasparenza e nella costruzione di alleanze educative.
Abbiamo ampliato l’accesso ai nidi sin dai tre mesi, riorganizzato gli orari per garantire la piena copertura giornaliera, e puntato sulla valorizzazione delle nostre strutture pubbliche, capaci di offrire un servizio solido e competente. E lo abbiamo fatto mettendo al centro la partecipazione delle famiglie, il benessere dei bambini e il lavoro delle educatrici.
Non è solo una questione di servizi, ma di cultura: di come una città può scegliere di essere accogliente, attenta e responsabile verso le nuove generazioni. Questo Regolamento è un passo concreto in quella direzione. È una base solida da cui partire, ma soprattutto è un segnale chiaro: Riccione vuole essere un luogo dove crescere bene è un diritto di tutti.”