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Presentata dalla maggioranza

Revoca cittadinanza a Mussolini. La mozione in consiglio a Santarcangelo

In foto: Consiglio comunale e Giunta di Santarcangelo
Consiglio comunale e Giunta di Santarcangelo
di Redazione   
Tempo di lettura 6 min
Dom 28 Set 2025 11:47 ~ ultimo agg. 11:58
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Nella seduta del 30 settembre il consiglio comunale di Santarcangelo sarà chiamato a votare la mozione di revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. “Santarcangelo è una città antifascista che fa della libertà, della democrazia e del rispetto le bussole del vivere civile – scrivono i rappresentanti di Partito Democratico, Più Santarcangelo e PenSa Una Mano per Santarcangelo -. Una settimana fa abbiamo celebrato l’81esimo anniversario della Liberazione e gli eroi della Resistenza che hanno pagato con la propria vita il “donarci” tale libertà ed è proprio per ribadire quanto questi valori siano nel nostro Dna che abbiamo scelto il consiglio comunale a ridosso della stessa Liberazione per chiedere al sindaco Filippo Sacchetti e alla giunta di ricucire una ferita storica: togliere la cittadinanza onoraria a benito mussolini, volutamente in minuscolo perché gli atroci crimini commessi non lo rendono degno neanche delle maiuscole. Chi si è reso responsabile di tale orrore non può e non deve essere cittadino santarcangiolese. Invitiamo la comunità a partecipare numerosa alla seduta di martedì 30". Ad illustrare la mozione sarà Marco Fabbri a nome dell’intera maggioranza. 

I dettagli della mozione

I tre schieramenti ricordano che il regolamento prevede "che la "Cittadinanza onoraria" costituisce un riconoscimento onorifico, attribuito ai cittadini italiani o stranieri non aventi la residenza nel Comune, che si sono distinti particolarmente in campo culturale, sportivo, scientifico, economico, sociale e umanitario, nel Comune, in Italia, e/o all'estero, instaurando un legame con la città". Attualmente nell'Albo dei cittadini Onorari di Santarcangelo ci sono il Professor Tullio de Mauro (2016), Patrick Zaki ( 2021), Senatrice Liliana Segre (2022). Quella a Mussolini risale invece al maggio 1924 e fu conferita attraverso apposita delibera del Consiglio Comunale convocato in sessione straordinaria con 18 presenti, 12 assenti (di cui uno dimissionario) e votazione unanime.

Considerato - si legge nella mozione - che benito mussolini (ndr scritto in minuscolo nel documento) fu il fondatore del fascismo, nonché dittatore fascista in Italia. Il 28 Ottobre 1922 attraverso la marcia su Roma ottenne da re vittorio emanuele Ill (anche lui volutamente in minuscolo) l’incarico di costituire il primo governo fascista e nel 1925 assunse i poteri dittatoriali soffocando la Democrazia italiana in ogni modo per numerosi anni attraverso un regime totalitario e violento dove la corruzione e la disonestà dilagavano. Durante gli anni 30 del secolo scorso condusse l'Italia verso le guerre coloniali in Africa durante le quali avvennero massacri di civili e violenze di ogni genere disonorando il nostro Paese e le nostre forze armate. A partire dal 1940 infine coinvolse irresponsabilmente l'Italia nella tragedia immane quale fu la Seconda Guerra Mondiale. Abbandonò l'Italia negli ultimi giorni della seconda Guerra Mondiale in uno stato di devastazione materiale e morale totale, lasciò l'Italia in piena querra civile con centinaia di migliaia di morti”.

E ancora: “Fu responsabile di crimini contro lo Stato Italiano, contro la popolazione Italiana, contro l'intera umanità, contro popolazioni di altri Stati aggrediti, contro la pace e la convivenza pacifica fra i popoli della Terra, contro la Democrazia e la libertà, contro la reputazione e la storia della nostra patria e del popolo italiano, contro i sindacati e i lavoratori, contro la giustizia e l'onestà, contro tutte le Istituzioni democratiche Italiane di ogni ordine e grado, contro le forze armate e dell’ordine dello Stato Italiano, contro la cultura e ogni forma di arte e religione. E infine fu responsabile di tradimento verso l'Italia e il popolo italiano. Questo il lunghissimo elenco dei crimini commessi per responsabilità diretta da benito mussolini in qualità di capo e fondatore del regime criminale fascista durante il disgraziato periodo in cui fu al potere in Italia, ognuno dei quali richiederebbe giorni, o per meglio dire, mesi di riflessione approfondita”.

Dopo un elenco lunghissimo di crimini, le forze di maggioranza evidenziano: “Non possiamo non citare i numerosi assassini da parte dei nazifascisti avvenuti anche nella nostra Regione, l’Emilia Romagna. In quasi tutte le provincie emiliano romagnole avvennero crimini e uccisioni e nelle nostre vicinanze non possiamo non citare l'eccidio di Fragheto (30 morti), Mario Cappelli, Nicolò Luigi e Adelio Pagliarani uccisi (impiccati) a Rimini dai nazifascisti ai quali è stata dedicata Piazza Tre Martiri a Rimini. Ancora episodi di inaudita violenza avvennero per esempio a Pennabilli con l'assassinio dei giovani Antonio Balducci e Virginia Longhi. Il nostro concittadino Rino Molari cadde anch'egli vittima della violenza nazifascista nell'eccidio del campo di concentramento di Fossoli. Tonino Guerra, che tutti ben conosciamo, fu internato prima a Fossoli e poi trasferito in Germania dai nazifascisti riuscendo nonostante le difficoltà enormi a sollevare il morale dei suoi compagni di prigionia scrivendo e recitando poesie anche nel nostro stupendo dialetto romagnolo. Lui riuscì a sopravvivere e a tornar a casa. Infine i giovani Federico Montevecchi e Ugo Braschi, che, mentre insieme ad altri ragazzi e ragazze stavamo distribuendo volantini di propaganda comunista a Borghi, vennero assassinati dai fascisti il 22 Luglio 1922”.

Per poi passare all’istanza in oggetto: “Appurato che il procedimento di assegnazione della cittadinanza onoraria così come quello previsto per la revoca prevede che si forniscano adeguate motivazioni a supporto della richiesta avanzata e che come abbiamo appena ascoltato dalla lettura dell'elenco delle atrocità di cui benito mussolini, attraverso il fascismo si è reso diretto responsabile, le motivazioni per revocare la cittadinanza onoraria a benito mussolini sono più che abbondanti, si chiede al Sindaco e alla Giunta di avviare le procedure e gli atti formali affinché venga nel più breve tempo possibile revocata la cittadinanza onoraria a benito mussolini”.

E concludere: “Sarebbe necessario, al fine di onorarle adeguatamente, elencare ogni singolo nome di ogni persona morta o assassinata per responsabilità di mussolini e del fascismo. Ma questo richiederebbe una così grande quantità di tempo che dovremmo rimanere in quest'aula per giorni prima di poter terminare la lettura dei nomi di queste donne, uomini, bambine e bambini. Per tale motivo chiediamo di onorare |e vittime delle atrocità di cui mussolini è diretto responsabile con un minuto di silenzio”.

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