Indietro
menu
Dati Atersir

Raccolta differenziata: Rimini fanalino di coda in Emilia Romagna

di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mer 18 Giu 2025 14:29 ~ ultimo agg. 15:05
Tempo di lettura 2 min

In base ai dati Atersir, la raccolta differenziata in Emilia-Romagna cresce raggiungendo, nel 2023, il 77%. L’obiettivo regionale al 2027 è fissato all’80%. Altra nota positiva, i costi di gestione del servizio che restano competitivi: nel 2024 infatti il costo medio per tonnellata di rifiuti urbani gestiti si attesta a 339 euro, inferiore sia alla media del Nord Italia (345 euro), sia a quella nazionale (398 euro). Il costo per abitante è invece sostanzialmente allineato alla media italiana. Fin qui le buone notizie.

Quelle meno buone riguardano invece la provincia di Rimini che risulta essere il fanalino di coda con una percentuale di differenziata che si ferma al 69%, nettamente la più bassa in tutta l’Emilia Romagna e in calo rispetto al picco toccato nel 2020 quando raggiunse il 72%. Da evidenziare invece il dato ravennate, interessata tra l’altro da un nuovo affidamento del servizio, che è cresciuta dal 59% del 2019 al 78% del 2023. Va comunque sottolineato come il quinquennio analizzato ha visto inoltre importanti sfide, tra cui la pandemia, l’inflazione del 2022 (+12%) e le alluvioni del 2023 e del 2024 in particolare in Romagna.

In provincia di Rimini il gestore uscente dell’affidamento, scaduto il 14/03/2012, è Hera che però si occupa solo di 18 Comuni su 27 (Bellaria-Igea Marina, Cattolica, Coriano, Gemmano, Misano Adriatico, Mondaino, Montefiore Conca, Montegridolfo, Montescudo – Monte Colombo, Morciano, Poggio Torriana, Riccione, Rimini, Saludecio, San Clemente, San Giovanni in Marignano, Santarcangelo, Verucchio). Nel 2024 in questi comuni la percentuale di differenziata è stata del 70% mentre il costo ad abitante si attesta sui 283 euro (il più alto in Regione) mentre quello per abitante equivalnte a 129 (dietro a Bologna).

 

Altre notizie
di Redazione