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tre persone indagate

Prostituzione nel residence, maxi blitz della polizia Locale

In foto: i controlli della polizia Locale fuori dal residence (foto Migliorini)
i controlli della polizia Locale fuori dal residence (foto Migliorini)
di Lamberto Abbati   
Tempo di lettura 2 min
Mer 13 Dic 2023 14:58 ~ ultimo agg. 6 Giu 15:41
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Un maxi blitz della polizia Locale di Rimini, con 30 agenti impegnati, è andato in scena giovedì scorso all’interno di un residence situato a Marina Centro dove nei mesi si sarebbero prostituite e alternate decine di donne e ragazze straniere, per lo più di nazionalità rumena, tra i 20 e i 50 anni. Tre le persone indagate per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione in concorso: si tratta di un 26enne campano, ritenuto dagli inquirenti il gestore del residence; un 35enne rumeno e una 68enne sempre rumena.

La via in cui è situato il residence è stata blindata per alcune ore dagli agenti, che poi hanno perquisito la struttura da cima a fondo identificando le prostitute alloggiate nelle varie stanze e appartamenti. Stando alle indagini, coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani, gli indagati, dal settembre di quest’anno ad oggi, avrebbero permesso che nel residence e in un immobile vicino si consumasse la prostituzione. In particolare avrebbero affittato alle ragazze i 12 mini appartamenti a prezzi maggiorati di tre o quattro volte rispetto alle normali tariffe del periodo in quella zona e, inoltre, avrebbero appositamente evitato la registrazione dei clienti. A segnalare la presunta attività di prostituzione sono stati i residenti della zona, stufi del continuo via vai a tutte le ore del giorno e della notte, ma anche delle grida e dei gemiti che provenivano dai vari appartamenti.

Le perquisizioni della polizia Locale hanno riguardato anche le abitazioni dei tre indagati, ai quali sono stati sequestrati telefoni cellulari e dispositivi informatici, ma anche brogliacci e appunti contenenti conteggi e presunti tariffari. Sequestrati anche i telefonini delle prostitute, che sono state sentite come persone informate sui fatti. Il 26enne campano e la 68enne rumena sono difesi dall’avvocatessa Maria Rivieccio, mentre il 35enne rumeno, fidanzato da tempo con una delle prostitute, è rappresentato dall’avvocato Massimiliano Orrù, che ha già preannunciato istanza al Riesame per ottenere il dissequestro del cellulare del suo assistito.

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