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Pronto soccorso Infermi. Botta e risposta tra consigliere e assessore

di Redazione   
Tempo di lettura 6 min
Ven 7 Nov 2008 15:15 ~ ultimo agg. 12 Mag 17:51
Tempo di lettura 6 min

Il 23 ottobre era arrivata la risposta dell’assessore Bissoni, che non convince però il consigliere.

La nota del consigliere regionale Filippi

Sono passati oltre due mesi dalla denuncia fatta da Fabio Filippi, consigliere regionale del PDL, relativamente la situazione di scadimento in cui versa il Pronto Soccorso dell’ospedale di Rimini. Numerose sono state le segnalazioni arrivate da comuni cittadini, a conferma della preoccupante situazione di degrado.

“Un ambiente inidoneo con toilette da stazione ferroviaria – aveva dichiarato Filippi – per non parlare dei senzatetto che dormono sopra le barelle, nelle quali poi vengono adagiati i malati. Ho riscontrato in alcuni una noncuranza ‘professionale’, ai limiti dell’incompetenza, che non deve essere ammessa in un luogo così delicato. Un tale atteggiamento lassista e incurante, oltre che irresponsabile, è gravemente lesivo nei confronti dei pazienti la cui salute viene messa a rischio.”

Filippi aveva chiesto un intervento diretto da parte della Regione Emilia-Romagna.

“L’Assessore regionale alla Salute – sottolinea Filippi – si ostina a negare i fatti.” Per Bissoni “L’igiene e la pulizia degli ambienti del Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Rimini è garantita da personale dedicato in modo pressoché continuativo.”

“Inoltre, sulla delicata questione dei senzatetto – aggiunge Filippi – Bissoni è ancora più vago, si giustifica parlando genericamente di ‘complessità sociale’. Bissoni ha dichiarato: “Spesso accedono (al Pronto Soccorso) persone con problemi più di fragilità ‘sociale’ che ‘sanitaria’. L’attività assistenziale in Pronto Soccorso è sicuramente difficile e stressante e richiede al personale addetto doti particolari di competenza e sensibilità sociale.”

“Doti – conclude Filippi – che evidentemente a Rimini non tutti hanno. Non credo inoltre che il Pronto Soccorso sia il luogo più adatto ad aiutare persone con problemi di natura psicologica. Penso invece che l’assessore regionale alla salute, cerchi di sviare su quello che è il problema vero: la poca igiene e servizi scadenti. Capisco le difficoltà di chi non possiede una casa, ma nell’efficiente Emilia Romagna esistono numerosi centri adibiti al ricovero dei senzatetto.

Chiedo più rispetto per i cittadini malati. La salute è una cosa seria. Gli ospedali sono luoghi di cura, di salvaguardia e tutela della salute del paziente. La Regione è responsabile del sistema sanitario regionale, è quindi suo dovere intervenire dove le cose non funzionano.”

La risposta dell’assessore Bissoni all’interpellanza di Filippi

Con riferimento all’interpellanza in oggetto, inerente il Pronto Soccorso dell’Ospedale di
Rimini, sulla base delle informazioni acquisite dall’Ausl competente, si comunica quanto segue.

L’igiene e la pulizia degli ambienti del Pronto Soccorso del Presidio Ospedaliero di Rimini
è garantita da personale dedicato in modo pressochè continuativo, con orario di servizio
dalle ore 5 alle 10, dalle 14 alle 17 e dalle ore 19 alle 21. In particolare, nei locali
dell’Osservazione Breve Intensiva le pulizie vengono effettuate dalle ore 8 alle 9 e dalle
ore 13 alle 15; nei locali delle Medicina d’Urgenza dalle ore 6 alle 19; nei locali della Sala Verde dalle ore 5 alle 9, dalle ore 14 alle 15 e dalle ore 19 alle 20.
E’comunque prevista la reperibilità immediata qualora si presenti la necessita di effettuare pulizie ulteriori negli intervalli orari non coperti.
Il livello di pulizia è ritenuto dall’Azienda soddisfacente. Nell’ultimo anno non è giunta
all’Azienda alcuna segnalazione o lamentela rispetto alla situazione igienica dei pronto
Soccorso in questione, mentre sono giunte due segnalazioni relativeàlle condizioni
igieniche di altri due reparti nei quali, comunque, in quel momento erano in corso lavori di ristrutturazione.
Circa la presenza di persone non autorizzate
“senza tetto” che stazionano sulle barelle adibite ai malati, si precisa innanzitutto che qualsiasi persona si presenti in pronto soccorso accusando disturbi o problemi di salute deve essere presa in carico senza pregiudizi di età, sesso, nazionalita, estrazione sociale o altro, sapendo che spesso accedono persone con problemi più di fragilita “sociale” che “sanitaria”.
Nel caso si individuino problemi di ordine pubblico, oltre alla presenza di un posto di polizia nelle adiacenze del Pronto Soccorso, l’Azienda si e dotata di un servizio di vigilanza che contribuisce all’allontanamento delle persone che volessero ulilizzare il pronto soccorso come rifugio, ovviamente dopo che sia stato ecluso il preteso stato di malessere dichiarato dai soggetti stessi.
La tempestività dell’alloqlanamento dipende naturalmente dall’esaurimento dei casi più gravi.
Il Pronto Soccorso di Rimini opera in una situazione non sempre facile, essendo caratterizzato da un volume di attività altamente variabile, dovuto all’affluenza turistica nella città sia a livello stagionale che infrasettimanale. Anche l’ambiente presenta alcune carenze strutturali che potranno essere del tutto superate con la realizzazione della
palazzina del DEA (Dipartimento di emergenza acceltazione), la cui ultimazione è prevista
nel 2011.
Ciò naturalmente rende piu difficile sia il lavoro degli operatori quanto dare serenità ai pazienti.
L’Azienda, in ogni caso, ha provveduto, con le risorse a disposizione, a ottimizzare
l’assistenza fornita agli utenti sia dal punto di vista organizzativo che strutturale. In
particolare sono stati istituiti percorsi veloci (fast track) per le problematiche di carattere
ortopedico, oculistico, otorino, Ostetricia e Pediatria ed inoltre, in un’ottica tesa al
miglioramento e alla facilitazione del lavoro, nonchè a una sempre maggiore tutela del
cittadino, nel giugno 2007 – in attesa della realizzazione della nuova palazzina del DEA – e
stata inaugurata la nuova Ala Gialla del Pronto Soccorso, dotata di una sala di emergenza,
due postazioni fisse, un impianto radiologico stanziale e zone adibite all’osservazione
breve intensiva.
Per quanto riguarda una supposta
“superficialità” dei medici del Pronto Soccorso che avrebbero “più volte sbagliato”, la genericità delle affermazioni non consente di trarre elementi che giustifichino l’avvio di provvedimenti disciplinari per comportamenti
potenzialmente inadeguati, nè indicazioni circa specifiche carenze nell’organizzazione
dell’assistenza.
Percio non si ritiene di dover assumere alcun provvedimento nei confronti del Direttore
Generale e del primario, che risultano invece impegnati, come sopra detto, a garantire una
adeguata assistenza ai cittadini emiliano-romagnoli e ai numerosi ospiti di altre regioni e
altre nazionalità che si servono da lungo tempo del Pronto Soccorso di Rimini, senza aver
mai registrato altre paragonabili impressioni negative.
L’attività assistenziale in Pronto Soccorso è sicuramente difficile e stressante e richiede al
personale addetto doti particolari di competenza e sensibilità sociale. Spiace che, al di là
delle necessita di miglioramento sempre possibile, il Consigliere Filippi abbia colto
anche la complessità operativa che fa dei Pronto Soccorso uno zio ad alta “complessità sociale” delle nostre comunità.

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