Piazza malatesta. Via libera in commissione al restyling. Sul piede di guerra gli ambulanti


Via libera nella terza commissione consiliare a Rimini all’approvazione della variante al Prg per la riqualificazione di piazza Malatesta, già adottata dal Consiglio comunale nell’ottobre scorso. Favorevole la maggioranza, astenuti Moretti, Giudici e Brunori, contrario Tamburini (M5S). La variante, spiega l’amministrazione, renderà possibile la realizzazione degli interventi di riqualificazione della piazza, evidenziando la cinta muraria di Castel Sismondo e del perimetro del suo antico fossato ma anche intervenendo con l’inserimento di funzioni attrattive, nella riorganizzazione dei percorsi, delle pavimentazioni, dell’illuminazione e degli arredi urbani nell’area tra il Teatro Galli e il castello. Effetto collaterale, lo spostamento del mercato ambulante.
Per i 430 ambulanti di uno dei 100 mercati più grandi d’Europa la futura destinazione è praticamente scritta: l’area tra le ex Padane, piazza Gramsci e via Castelfidardo. Stretti i tempi perché il tralsoco dovrebbe avvenire entro l’estate. Ma gli operatori non sono d’accordo: no al mercato spezzettato, dicono, in un’area, tra l’altro, inadeguata ad ospitare tutti gli stalli e penalizzante dal punto di vista commerciale (come testimoniano le difficoltà dei 60 banchi trasferiti in piazza Gramsci nell’ambito dei lavori per il restauro del Teatro Galli). Il Comar, comitato che rappresenta il 75% degli operatori, ha già avanzato un paio di ricorsi al Tar contro la variante che definisce lo spostamento. Nei giorni scorsi c’è stato anche il primo incontro tra il comitato e l’assessore alle attività economiche Sadegholvaad. Il Comar ha messo sul piatto l’ipotesi di spostarsi nella caserma Giulio Cesare in via di dismissione: potrebbe ospitare tutti i banchi, dicono, con ampi parcheggi e impatto zero sulla vivibilità del centro. Idea non praticabile, ha spiegato l’assessore.
“Non si può decidere di spostarsi senza neppure sapere bene qual è il progetto definitivo e dove andremo a finire – attacca Marcello Guerra, portavoce del Comar, ospite della trasmissione di Radio Icaro e Icaro Tv TEMPO REALE – L’amministrazione ci chiede di fare un accordo su qualcosa che non sappiamo neppure noi. Per questo abbiamo ipotizzato la caserma Giulio Cesare. Capiamo che i tempi sono stretti ma non siamo noi che vogliamo spostarci. Anzi stiamo bene anche dove stiamo e disponibili a metterci al servizio della riqualificazione della piazza. L’alternativa per noi è, come detto, la caserma. Se non è percorribile non è un problema nostro. Da due anni e mezzo chiediamo di discutere con l’amministrazione per poter verificare le alternative ma se non ce ne sono e le nostre vengono bocciate, allora diventa difficile trovare una concertazione.”
Il comune per la sua decisione l’ha presa ed “è nei suoi poteri spostarci – riconosce Guerra – ma lo fa con un atto di imperio. A queste condizioni per noi non è possibile alcun accordo.”
Le dichiarazioni del sindaco Gnassi e dell’assessore Biagini dopo la commissione
“Molto semplicemente oggi – dichiarano il sindaco Andrea Gnassi e l’assessore Roberto Biagini – mentre i lavori di riqualificazione del centro storico sono in corso, il cantiere del Teatro Galli va avanti spedito, malgrado gli incidenti di percorso che ci hanno fatto temere che tutto si trasformasse in un altro esempio di incompiuta italiana, è stato fatto un passo ulteriore per rendere possibile che uno dei punti identitari della nostra città torni ad essere tale. Sì. perché vogliamo superare questa condizione, oramai insopportabile, per il quale sembra che due capolavori architettonici testimonianze di due epoche della nostra città siano li per sbaglio a togliere spazio allo spazio di parcamento. E facciamo questa variante con lo stesso spirito e lo stesso metodo che abbiamo applicato agli altri cantieri che stanno cambiando la città tenendo conto del periodo di crisi in cui siamo immersi. E facciamo questo perché non è più tempo SOLO di PIANIFICARE una Rimini bella aspettando che arrivino i TEMPI MIGLIORI PER FARLA restando in tanto a vivere e a lavorare in una Rimini che marca il segno dei tempi. Noi abbiamo deciso di FARLA. Vogliamo tenere fede ai nostri impegni (non promesse) e vogliamo cambiarla RIMINI. Anche qui siamo coerenti. Lo abbiamo fatto con le fogne individuando nei 900 Milioni del piano generale lo stralcio che era possibile fare e lo stiamo facendo. E lo facciamo per il centro storico. Creare inoltre le condizioni per riqualificare la piazza Malatesta è anche il modo di valorizzare appieno gli investimenti che sono stati fatti e che sono in corso. E a proposito del Teatro Galli, c’è qualcuno che è disposto a pensare che dopo 60 anni si rimette in moto una funzione come il Teatro, un contenitore come quello e nell’immediato intorno tutto resta come prima?
E con il nostro progetto, di cui la variante è il primo passo, la riqualificazione del centro storico in armonia con i suoi borghi, mettendo in dialogo l’opera di Verdi con il Rinascimento, la parte romana con Fellini, è possibile. Quello che invece non sarà possibile è attestarsi su una posizione che dice ‘bisogna fare meglio e di più (certo quello sempre), nascondendo in realtà la recondita speranza gattopardesca che alla fine non si faccia niente.”.