Pestata a sangue e violentata in strada, la polizia arresta due giovani
L’ha afferrata ripetutamente per i capelli e trascinata con la forza sotto il porticato dell’ufficio Postale di Bellariva, lungo viale Regina Margherita, alle quattro di mattina. Mentre l’amico assisteva all’aggressione e invitava la vittima a non opporsi, lui l’ha colpita con un calcio alle ginocchia per farla cadere. Poi, una volta a terra, si è messo a cavalcioni su di lei e l’ha denudata palpandole il seno con forza. La vittima ha cercato di sfuggire alla sua presa, ma è stata stordita con una serie di pugni in faccia mentre veniva ricoperta di insulti. Per guadagnare tempo ha fatto credere al suo aguzzino che avrebbe esaudito ogni sua richiesta, ma quando ha cercato di sfilarsi gli stivali per scappare è stato l’amico a bloccarla: “Più lo respingi e più si incazza”. A quel punto è stata afferrata per la nuca e costretta a praticare un rapporto orale.
E’ la notte di terrore vissuta da una transessuale peruviana di 47 anni, che sabato scorso, mentre stava rientrando in hotel, è stata prima avvicinata e poi aggredita e stuprata da un 21enne marocchino (l’autore materiale della violenza) e dall’amico, un 19enne bolognese (colui che ha evitato che la vittima fuggisse), entrambi residenti in provincia di Bologna, arrestati dalle Volanti della polizia di Stato all’altezza di piazzale Gondar. Sono accusati di violenza sessuale di gruppo e lesioni personali aggravate, dal momento che la vittima è stata dimessa dal pronto soccorso con una prognosi di 35 giorni per la frattura delle ossa nasali, ematoma con tumefazione al volto ed escoriazioni varie.
Il racconto delle violenze subite della 47enne, che il mattino seguente è stata rintracciata dalla Squadra Mobile di Rimini, è stato avvalorato da un video di 19 secondi girato con il telefonino da due ragazzi di colore che quella notte sono intervenuti in suo soccorso. Sono stati loro a udire le urla strozzate di una donna, che a un certo punto ha supplicato i due aggressori di fermarsi: “Basta, basta…”. Quando si sono accorti di quello che stava accadendo, si sono avvicinati e hanno filmato una parte della violenza come prova. E’ stato allora che il 21enne nordafricano e l’amico 19enne hanno lasciato la transessuale e si sono scagliati contro i due passanti, presi a cinghiate e pugni. Durante la colluttazione la peruviana è riuscita a fuggire e chiamare la polizia.
Nei confronti del 21enne marocchino, che nonostante la giovane età ha già alle spalle svariati precedenti come resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali ed estorsione, il gip del tribunale di Rimini, Vinicio Cantarini, ha disposto la misura cautelare nel carcere riminese dei Casetti motivando il provvedimento con la “condotta sessuale estremamente violenta”, che “è sintomatica di assoluta insensibilità al rispetto dell’altrui integrità fisica e sessuale”. Per il 19enne bolognese, che risulta incensurato e non ha partecipato materialmente al compimento né degli atti sessuali né del pestaggio, è stato disposto l’obbligo di presentazione ai carabinieri cinque giorni alla settimana, l’obbligo di dimora nel comune di residenza e il divieto di allontanamento dall’abitazione dalle 21 alle 6.












