Perseguita la vicina: "Devi adottarmi". Scatta il divieto di avvicinamento


Avrebbe perseguitato l'amica e vicina di casa per un anno, la 36enne riminese a cui la squadra mobile della Questura di Rimini ha notificato ieri la misura cautelare del divieto di avvicinamento disposta dal gip Vinicio Cantarini, a conclusioni delle indagini coordinate dal sostituto procuratore Davide Ercolani. La donna, secondo la denuncia della vittima, avrebbe preteso di essere adottata dall'amica perché si riteneva orfana.
Il rapporto tra le due donne vicine di casa era nato all'inizio dell'anno come una normale amicizia. La vicina si era dimostrata disponibile con la 36enne, tanto da accompagnarla anche a fare delle visite mediche o sbrigare altre necessità. Disponibilità che sarebbe stata fraintesa dalla giovane, che aveva iniziato a pretendere sempre più attenzioni. Non ottenendole, ha messo in atto comportamenti persecutori nei confronti della vicina, tartassata da continue telefonate ed sms minacciosi.
La donna poi era arrivata a danneggiare la vettura dell'amica alla quale augurava continue sofferenze se non l'avesse adottata. "Mettimi sotto la tua tutela altrimenti ti rovino la vita", le scriveva. La vicina di casa, esasperata, in febbraio aveva sporto denuncia alla polizia. Dopo una serie di integrazioni di querela, a conclusione delle indagini della Procura, la 36enne è stata sottoposta al divieto di avvicinamento a meno di 10 metri dalla vittima. Se dovesse violare le disposizioni del giudice la misura nei suoi confronti diventerebbe detentiva.