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"Non conosce il territorio"

Parcheggi e polemiche (parte 2). Petrucci (Pd): uscite Lega sempre fuori tempo

In foto: Matteo Petrucci
Matteo Petrucci
di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mar 9 Set 2025 17:58 ~ ultimo agg. 18:24
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Sul finire dell'estate ci pensano i parcheggi a riaccendere le polemiche politiche a Rimini. Dopo gli annunci da parte del comune (vedi notizia) arriva prima l'attacco della Lega che parla di interventi tardivi e arriva a chiedere le dimissioni della Giunta (vedi notizia) e poi il contrattacco da parte del capogruppo del Pd Matteo Petrucci: "La Lega - scrive - fa sempre uscite fuori tempo, scomposte e non radicate, tipiche di chi non conosce il territorio e ottiene consenso attraverso il traino nazionale".

La nota di Matteo Petrucci (Pd)

In un grigio pomeriggio di settembre, quando sembrava solamente un martedì qualsiasi, è apparso dal nulla un comunicato stampa a firma leghista. Che di solito ci si fa poco caso. Ma questa volta la sparata è stata talmente assurda che pareva un sogno. 
Nel giorno in cui da Palazzo Garampi arriva la notizia che il Comune è pronto ad espropriare alcune strutture alberghiere in disuso per creare parcheggi ed eliminare il degrado, la Lega chiede le dimissioni del nostro Sindaco. Il tutto perché, nel corso del tempo, non sarebbero state ascoltate alcune loro osservazioni sulla programmazione della sosta a Rimini. Proposte che servivano a poco allora, perché non accompagnate da progetti credibili, e servirebbero poco anche adesso in quanto sono in arrivo posti auto in molte zone del territorio ed altri ne verranno creati attraverso l’acquisizione e l’abbattimento di strutture alberghiere inutilizzate. 
Insomma la Lega fa sempre uscite fuori tempo, scomposte e non radicate, tipiche di chi non conosce il territorio e ottiene consenso attraverso il traino nazionale. 
È un vero peccato non aver accolto le istanze della Lega anche quando si scagliava contro il Parco del Mare, ormai divenuto un modello internazionale di sviluppo turistico e rigenerazione urbana. 
Peccato non averla ascoltata anche quando proponeva la ricostruzione dell’Isola delle Rose al largo dell’Adriatico. 
Peccato non averla assecondata quando bocciava la nuova Piazza Malatesta: era certamente più bello sbattere il paraurti dell’automobile contro le mura del “Teatro Galli”. 
Questo per evidenziare che la credibilità amministrativa non si costruisce con qualche roboante ed estemporaneo comunicato stampa. Ma la si edifica attraverso un lavoro tematico, quotidiano, che deve saper sposare una visione di città ben chiara da ormai quindici anni alle recenti amministrazioni comunali.

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