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'non potevano ignorare'

Opere non amovibili, niente indennizzi. Il Consiglio di Stato stoppa i balneari

In foto: repertorio
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di Redazione   
Tempo di lettura 2 min
Mer 15 Ott 2025 18:08 ~ ultimo agg. 18:27
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Dal Consiglio di Stato ancora porte chiuse alle istanze dei balneari. Un ricorso contro gli incameramenti senza indennizzo delle strutture non amovibili in spiaggia per il Consiglio di Stato è stata l'occasione per ribadire i principi delle concessioni e la necessità, ancora disattesa in Italia, di procedere con i bandi.

“L’acquisizione immediata, gratuita e senza indennizzo delle opere non amovibili costruite dal concessionario sul demanio non può essere considerata come una modalità di cessione forzosa”, perché le concessioni hanno carattere precario e revocabile, e questo i concessionari non potevano ignorarlo nella loro scelta di impresa. L’incameramento automatico di queste opere da parte del Demanio alla scadenza delle concessioni è quindi pienamente legittima. Lo dichiara la sentenza della settima sezione del Consiglio di Stato interpellata in merito a un ricorso, respinto, della Società Italiana Imprese Balneari.
Sul tema discusso nelle ultime settimane, quello degli indennizzi ai concessionari uscenti, niente spiragli. Coi nuovi bandi, in caso di utilizzo del nuovo concessionario delle strutture esistenti, è possibile valutare caso per caso possibili indennizzi solo per quanto riguarda gli investimenti non ammortizzati.
Il Consiglio di Stato ribadisce inoltre l'illegittimità delle normative sulle proroghe 'ex lege' della scadenza delle concessioni demaniali, perché equivalenti a un rinnovo automatico di per sé ostativo a una procedura selettiva, in violazione del diritto europeo. 

Soddisfatto Roberto Biagini, presidente del Coordinamento Nazionale Mare Libero per il "regalo" di San Gaudenzo (la sentenza è datata 14 ottobre).

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