Officina Trenitalia. Sindacati in allarme dopo passo indietro su investimenti
I sindacati dei metalmeccanici di Cgil, Cisl e UIL e la Rsu aziendale esprimono "grande preoccupazione dagli ultimi 5 anni a questa parte per l’officina Trenitalia di Rimini che vede impiegati ad oggi circa 200 lavoratori fra dipendenti diretti e indotto ad essa collegato".
"Questo impianto oltre ad essere un punto di riferimento della città, rimasto ormai una delle poche realtà industriali inglobate nel territorio cittadino, costituendo un vero e proprio canale occupazionale per gli alunni degli istituti tecnici e professionali del Riminese, sta vivendo una forte crisi d’identità. A seguito di un accordo firmato nel 2019 tra le organizzazioni sindacali e Trenitalia, si prevedeva un rilancio dell’impianto attraverso investimenti strutturali che permettessero allo stesso di accogliere nuovo materiale rotabile, in quanto l’officina presenta un layout obsoleto per l’ingresso di treni a composizione bloccata (di nuova generazione), inoltre era previsto un mantenimento del numero di lavoratori garantendo un turn over per le quiescenze restituendo una certa tranquillità operativa e lavorativa".
Ma nelll’ultimo incontro con l’azienda avvenuto il 24 novembre, riportano i sindacati, "Trenitalia ha dichiarato che non riuscirà ad effettuare gli investimenti per la quale si era impegnata nel 2019 e nemmeno il mantenimento dei livelli occupazionali, venendo così meno agli impegni scritti nero su bianco su un ulteriore verbale stilato il 6 Maggio 2022 in sede prefettizia a Bologna. Alla luce di tali gravissime mancanze aziendali, non possiamo sin da subito che mettere in atto quanto di nostra competenza per tutelare un impianto a cui si appoggiano 200 famiglie riminesi e denunciare una situazione ormai non più procrastinabile".
La richiesta è di "intervenire immediatamente con investimenti strutturali ed assunzioni come da accordi e verbali sottoscritti da Trenitalia per dare un futuro a questo impianto che ha segnato la storia della nostra città".
Con l'auspicio che possa esserci in tempi brevi l’incontro richiesto in regione dalle Organizzazioni Sindacali regionali fra Trenitalia, gli assessori di riferimento e le stesse Organizzazioni Sindacali regionali.












