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Lupi. Sadegholvaad: Serve un piano comune. Parma (PD) interroga in Regione

In foto: Jamil Sadegholvaad
Jamil Sadegholvaad
di Redazione   
Tempo di lettura 3 min
Mer 20 Ago 2025 15:30 ~ ultimo agg. 15:38
Tempo di lettura 3 min

Sul tema degli avvistamenti sul territorio provinciale e degli attacchi dei lupi agli animali, è intervenuto questa mattina il sindaco di Rimini e presidente della Provincia Jamil Sadegholvaad.

"In tutto il territorio della Romagna si accumulano segnalazioni e preoccupazioni circa avvistamenti di lupi anche nei pressi di presidi urbani e perfino di aggressioni nei confronti di animali da allevamento o da affezione. Legittimamente gli agricoltori e le loro associazioni delle province romagnole, insieme a quelli dei privati, esprimono preoccupazioni e richieste di intervento. E’ chiaro che l’argomento sottostà a leggi e norme nazionali ma ritengo opportuno a questo punto, anche per evitare un effetto allarmistico altrettanto insidioso, che nella sede regionale si definisca uno spazio di discussione comune e quindi un piano, partendo da una fotografia reale della situazione (sono in aumento le segnalazioni? Se sì dove e perchè? tc) e quindi mettendo insieme organicamente le proposte migliori per rassicurare i cittadini, supportare gli agricoltori e mantenere in equilibrio il rapporto tra natura e uomo. Sono fiducioso che la Regione Emilia Romagna stia già monitorando con  attenzione il problema".

Alice Parma, vice capogruppo Pd in consiglio regionale: "Quanto sta accadendo nel riminese, dove si sono registrati nuovi attacchi di lupi nei pressi di abitazioni e allevamenti, è un segnale d’allarme che non ignoriamo. Fatti come quelli accaduti di recente, dove i lupi hanno aggredito cani e animali domestici, stanno generando un senso di insicurezza comprensibile tra i cittadini e sempre maggiore preoccupazione tra i proprietari di allevamenti. - continua Parma - Abbiamo visto che non si tratta più di episodi isolati nelle aree montane: i lupi si stanno avvicinando alle zone collinari e periurbane, mettendo a rischio non solo il patrimonio zootecnico con i suoi effetti economici, ma anche la tranquillità delle comunità locali”. Per questo Parma è al lavoro su un’interrogazione alla Giunta regionale dell’Emilia-Romagna.

Il Parlamento europeo a maggio 2025 ha declassato il lupo da 'specie rigorosamente protetta' a 'specie protetta'. “Questo cambio di status, se recepito a livello nazionale, consente sicuramente una maggiore flessibilità nella gestione della specie, aprendo alla possibilità di nuovi piani di controllo” commenta Parma. “Quel che è certo è che in Emilia-Romagna la tutela della biodiversità e quella delle specie protette sono fondamentali: ricordo che gli uffici competenti monitorano costantemente il territorio e ad oggi non risultano evidenze su nuove cucciolate o su una diffusione in crescita di questa specie, che tra l’altro è possibile stia cambiando le sue abitudini anche a causa dei cambiamenti climatici e di ciò che ne deriva. La tutela dei lupi deve essere bilanciata con la sicurezza delle persone e la difesa delle attività produttive, a partire dagli allevamenti che stanno subendo danni. Quello che possiamo fare con urgenza è incentivare la sistemazione e la messa in sicurezza degli allevamenti. E poi serve un’azione di monitoraggio e contrasto agli attacchi più recenti dei lupi: diamo risposte concrete alle preoccupazioni della popolazione, anche valutando misure di compensazione a chi ha subito danni. Serve un nuovo approccio che coniughi la conservazione del lupo con la protezione dei cittadini e delle imprese agricole. È il momento di agire con pragmatismo e responsabilità” conclude la consigliera dem.

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