Luigi Alici è il nuovo presidente di Azione cattolica italiana


Paola Bignardi ha salutato il personale della sede di Ac e il nuovo presidente così: “Oggi la Chiesa ci invita a cantare il magnificat: non poteva per me esserci conclusione migliore per questo tempo di servizio. Mi pongo in sintonia con questo invito della Chiesa, che loda il Signore che fa cose impossibili; che rende i poveri, che si affidano a Lui, testimoni delle grandi cose di cui Lui solo rende capaci.
Concludo questo servizio alla Chiesa attraverso la Presidenza Nazionale dell’Azione Cattolica con un sentimento di stupore e di gratitudine. Ringrazio Dio per le meraviglie che ha compiuto in questi anni per l’AC e attraverso l’AC. Ringrazio i nostri Pastori, che hanno guardato con fiducia alle nostre scelte e le hanno incoraggiate. Ringrazio tutta l’associazione: non avremmo potuto fare ciò che è sotto i nostri occhi, se non avessimo camminato insieme, uniti dallo stesso amore alla Chiesa e al nostro tempo; dalla stessa volontà di servizio; animati dallo stesso ideale di azione cattolica.
Auguro al nuovo presidente Prof. Luigi Alici, di poter sperimentare la ricchezza della benedizione del Signore, che dona il centuplo a chi ha la generosità di affidarsi al suo progetto. Gli auguro che l’esperienza che per lui inizia oggi sia benedetta dal Signore; che possa trasformarsi per lui ogni giorno in una bella avventura di fraternità, di creatività, di dedizione vissuta insieme.
Che il Signore benedica il cammino che l’AC si appresta a compiere nei prossimi anni e trasformi in speranza i sogni audaci che insieme al nuovo Presidente tutta l’associazione continuerà a coltivare”.
Luigi Alici si è così espresso nella sua dichiarazione di accettazione: Accolgo la designazione del consiglio nazionale e la chiamata dei vescovi a presiedere l’Azione Cattolica Italiana nel segno della gratitudine, della speranza e della corresponsabilità. A nome di un’associazione che viene da lontano e che vive di un legame di comunione originario e speciale con il successore di Pietro e con i pastori, confermo l’impegno a camminare sulla strada di una fedeltà piena e creativa alla sua identità e alla sua storia.
Ringrazio tutti i miei predecessori – e in particolare Paola Bignardi – per il servizio svolto, che negli ultimi anni ha portato ad un’opera di profonda rigenerazione, così come tutti i responsabili, i soci e gli assistenti che hanno alimentato generosamente, in forme diverse, il cammino associativo, offrendo un contributo prezioso alla missione della Chiesa e alla crescita civile della società.
Impegnandosi ad attuare la triplice consegna della contemplazione, della comunione e della missione, affidatale da Giovanni Paolo II nel suo ultimo pellegrinaggio a Loreto, e lasciandosi guidare dal magistero del papa Benedetto XVI e dei vescovi italiani, l’Azione Cattolica continuerà a camminare sulla strada aperta dal Concilio e a spendere il proprio carisma associativo, in modo qualificato, perseverante e appassionato, affidandosi al soffio dello Spirito, pronto a gonfiare – come sempre – le nostre vele, magnifiche e vulnerabili.
Da questo tempo straordinario, in cui si va plasmando entro un nuovo scenario culturale il vissuto personale e comunitario, nascono radicali domande di senso, di felicità e di speranza, che interpellano e mettono seriamente alla prova la ministerialità laicale dell’Azione Cattolica: l’invito a porsi alla sequela di Gesù, unico Maestro e Signore, che appaga le domande dell’intelligenza e il desiderio del cuore, deve trasformarsi nella possibilità paradossale di vivere e testimoniare l’infinito nel quotidiano, in una rete coerente di pratiche di vita, dalle quali ricavare percorsi formativi esigenti e concreti, promossi dalla stabilità del vincolo associativo e non abbandonati alle intermittenze gratificanti della spontaneità.
Solo se sapremo declinare insieme le parole della fede e le parole della vita come unico nome della testimonianza cristiana, il servizio dell’Azione Cattolica alla Chiesa e al Paese sarà credibile e significativo; una scuola di santità che non chiude i battenti, immersa ma non sommersa nel mondo e rispettosa della legittima autonomia delle realtà terrene, può continuare a levare alta e libera la sua voce in difesa dei valori irrinunciabili della vita, della persona, della pace e del bene comune, sanciti anche dalla nostra Carta costituzionale, e ad immettere nel tessuto vivo della società italiana benefici fermenti di fraternità virtuosa.
Sono ben consapevole dei miei limiti personali e dell’altezza del mandato. Affido il fragile entusiasmo, con cui responsabilmente lo accolgo, alla luce dello Spirito, alla benevolenza della Chiesa, alla cooperazione e alla preghiera di tutti i soci. Maria, modello esemplare di un’associazione che vorrebbe annunciare Cristo senza parlare troppo di se stessa, accompagni il cammino dell’Azione Cattolica.”
Chi è Luigi Alici
Luigi Alici è nato nel 1950 a Grottazzolina (AP), arcidiocesi di Fermo.
E’ sposato con Piera Romanelli, ha due figli, Luca e Guido, ed insieme alla sua famiglia vive da sempre nella città marchigiana. Alici è membro del Gruppo di lavoro del Progetto culturale promosso dalla Chiesa Italiana; del Comitato scientifico-organizzatore delle Settimane sociali dei Cattolici italiani;
del Comitato preparatorio del IV Convegno ecclesiale nazionale di Verona.
All’interno dell’associazione ha rivestito per due trienni (tra gli anni ’80 e ’90) il mandato di presidente diocesano. Persona molto stimata in diocesi ed in parrocchia, nel suo impegno associativo ha rivolto un’attenzione particolare alla pastorale familiare, impegnandosi a favore della nascita dei gruppi famiglia.
Professore ordinario di Filosofia morale, presso l’Università di Macerata, e docente di Filosofia teoretica presso la Lumsa, ricopre dal 2001 il ruolo di direttore di Dialoghi, la rivista culturale dell’Azione Cattolica.
Per due trienni, dal 1992 al 1998, è stato responsabile dell’Ufficio Studi e Programmazione, presso la Presidenza Nazionale dell’Azione Cattolica Italiana.
E’ socio collaboratore dell’Institut International “J.Maritain”, membro del Consiglio Scientifico della Fondazione “Veritatis Splendor” e di quello della “Fondazione Sublacense Vita e Famiglia”, fa parte del Gruppo di lavoro del Progetto culturale promosso dalla Chiesa italiana e del Comitato scientifico-organizzatore delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani.
Oltre ad essere autore di numerose pubblicazioni, per l’editrice Ave ha curato nel 1999 il libro “Con le lanterne accese. Il tempo delle scelte difficili”.