Locali di via Euterpe alla Municipale. La scuola Bertola insorge


Non è piaciuto ai genitori della scuola media Bertola quanto apparso un paio di giorni fa sul sito del Comune di Rimini: ovvero del trasloco – dal 21 marzo dopo che saranno terminati dei lavori – di alcuni uffici della municipale nelle stanze del centro Ausa di via Euterpe, proprio a fianco della scuola. Uffici in cui fino a prima di Natale c’era la sede del quartiere sei, la ludoteca e una sede della municipale.
Spostando questi, in un primo momento l’amministrazione aveva pensato di mettere al loro posto le classi della media Borgese, che dal prossimo anno scolastico chiude. Ipotesi poi tramontata anche per la distanza dal centro studi. A gennaio si era fatta avanti la Bertola, in previsione di un aumento delle iscrizioni per il prossimo anno scolastico, dovuto a molti fattori diversi, tra cui anche la chiusura della Borgese. “Negli ultimi anni – spiega la preside Giuseppina Martinini – si registra un trend di iscrizioni in aumento. Da una parte c’è l’utenza che sceglie la Bertola, ma c’è anche un’utenza in aumento nella fascia di età delle medie. Poi, certamente – anche se dobbiamo fare verifiche precise – se si chiude una scuola come la Borgese che aveva 15 classi, una ripercussione non può non esserci sulle scuole vicine”. Il risultato è che verranno fatte due classi in più il prossimo anno, dopo che altre due in più erano state approntate l’anno prima.
La scuola è poi alle prese con la gestione dei corsi per stranieri: un impegno, in termini di spazi, il cui onere è cresciuto nel tempo. Come conferma la preside. “In questo momento la richiesta di scuola da parte degli stranieri è notevolmente aumentata. Aumenta la necessità di spazi più adeguati sia per gli stranieri che per i ragazzi. Perchè non si può condividere sempre tutto e soprattutto in certe ore della giornata”.
Dalla scuola è stato chiesto al sindaco un incontro. Il consiglio di Istituto, sottolinea la lettera, ha fatto ripetutamente richiesta negli ultimi cinque, sei anni, di locali adeguati. “La scuola dell’obbligo” – si legge – “è di per sè una delle priorità costituzionalmente garantite e non negoziabili”. La scuola vuole sapere quali siano le reali soluzioni ipotizzate per la Bertola, in mancanza di risposta formale alle richieste fatte nel gennaio scorso, anche per dare certezze ai genitori degli alunni in vista di settembre.
Nel frattempo l’assessore all’Istruzione Samuele Zerbini spiega che l’ipotesi formulata in un primo momento, di mettere insieme uffici della municipale e alcune aule, è risultata non attuabile per motivi tecnici. E che si stanno cercando soluzioni per i problemi di spazio della scuola, possibilmente in zona.
Una zona, quella a fianco dell’ex cinema Astoria, dove intanto, aspettando che vengano realizzati i lavori per un nuovo centro culturale, si continua a registrare una situazione di degrado. Si è deciso di trasformare l’ex cinema, costruito nell’ambito del rapporto fra Comune e privati per la realizzazione del Peep, in un contenitore per attività culturali ed artistiche. In attesa che questo avvenga, sottolineano anche dalle Bertola, avere lì delle aule scolastiche forse sarebbe servito anche ad arginare il degrado.
(NewsRimini.it)