L'ipotesi della gara clandestina e l'impatto fatale, un 24enne riminese indagato


E' indagato per omicidio e lesioni stradali, ma lui con quel presunto raduno clandestino di scooteristi non c'entra nulla. Almeno così afferma il 24enne riminese, assistito dall'avvocato Luca Greco del foro di Rimini, che lo scorso 19 luglio è rimasto coinvolto nel tragico incidente stradale, avvenuto a Longiano, in cui ha perso la vita un ragazzino di Cesenatico di 16 anni, Manuel Budini.
Il minorenne, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, pare stesse partecipando ad una corsa clandestina in scooter, quando all’incrocio tra via Guido Rossa e via Bachelet è sopraggiunta la Bmw X1 condotta dal riminese. Tre scooter sono riusciti ad evitare l'impatto con la vettura, mentre Budini e un amico 15enne alla guida di un altro motorino non ce l'hanno fatta e sono carambolati sull'asfalto. A riportare le conseguenze più gravi è stato Manuel, deceduto nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Bufalini di Cesena il 22 luglio. L'amico, invece, che ha riportato fratture multiple, è fuori pericolo.
Il sinistro mortale è avvenuto in un quadrilatero industriale, nella zona di Ponte Ospedaletto, che in passato era già stato utilizzato come circuito, anche se i genitori del 16enne deceduto hanno precisato che quella "non era una gara clandestina, ma un semplice raduno di ragazzi". La Procura di Forlì ha disposto una consulenza cinematica per chiarire l’esatta dinamica dell’impatto e stabilire se i motorini dei due minorenni fossero 'truccati'. Il consulente nominato dal pm Emanuele Daddi sarà affiancato dai consulenti di parte già indicati sia dalla difesa del 24enne che dai legali delle famiglie dei due ragazzi, gli avvocati Angela Adriani del foro di Bologna per il 16enne deceduto e Claudio Pieri del foro di Forlì per il 15enne ferito.
"Attendiamo gli esiti della perizia per una valutazione più completa - afferma l’avvocato Greco - ma riteniamo fondamentale chiarire fin da subito l’estraneità del mio assistito a qualunque forma di raduno motoristico, sempre che le indagini confermino tale ipotesi. Quella sera stava semplicemente andando a trovare degli amici e quindi non era lì per assistere ad alcuna gara". Nel frattempo le indagini dei carabinieri di Longiano e della polizia Locale proseguono. Si cercano testimonianze e video girati con gli smartphone da chi era presente in quel frangente. Eventuali filmati sono ritenuti dagli inquirenti fondamentali per ricostruire realmente cosa sia accaduto.