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Il capogruppo PD

Nel DUP la Rimini del futuro. Petrucci (Pd): tanto coraggio in periodo complesso

In foto: Matteo Petrucci
Matteo Petrucci
di Redazione   
Tempo di lettura 4 min
Sab 2 Ago 2025 16:27 ~ ultimo agg. 16:33
Tempo di lettura 4 min
In consiglio comunale a Rimini è stato illustrato il Dup, Documento Unico di Programmazione per il triennio 2026-2028, attraverso il quale l’Ente fissa gli obiettivi strategici e gestionali del triennio, ridefinendo il quadro di azioni sulla base delle linee di mandato dell’Amministrazione.
Quarantadue gli obiettivi operativi per il triennio, aggiornati rispetto al 2024 con l’integrazione o la definizione di interventi in ambito di riqualificazione urbana (vedi l’inserimento per il progetto per aree ex Forlani e aree ex Mc Donald’s in viale Vespucci di Marina centro) e di riqualificazione dei poli sportivi cittadini (che comprende la realizzazione del nuovo impianto di atletica, la riqualificazione dello Stadio Romeo Neri e del Palasport Flaminio). Il Dup sarà votato in Consiglio Comunale nella seduta di martedì 5 agosto.
 
Sul tema interviene il capogruppo Pd in consiglio Matteo Petrucci. Sono ben quarantadue gli obiettivi inseriti nella parte operativa (programmazione che si riferisce ad un arco temporale pari a quello del bilancio di previsione), senza contare - scrive - i cinque per i quali ormai i cantieri sono in essere o già conclusi: la nuova piscina comunale a Viserba, il centro sportivo a Gaiofana, il centro Federale Danza Sportiva all’RDS Stadium e le strutture scolastiche dei nidi “Peter Pan”, “Pollicino”, “Girotondo” e della scuola primaria “Fai bene”. Inoltre tra gli obiettivi aggiunti la riqualificazione e rigenerazione dell’area ex Forlani e di Viale Vespucci, e la realizzazione dell’impianto di atletica leggera.
Sedici invece gli obiettivi strategici (programmazione che si riferisce ad un arco temporale pari a quello del mandato amministrativo), parte dei quali finanziati con oltre quaranta milioni di euro provenienti dal PNRR. Particolare attenzione meritano i lavori previsti attraverso la Strategia Atuss (Agende Trasformative Urbane per lo Sviluppo Sostenibile), cioè quello strumento di programmazione integrata dei Fondi europei 2021-2027 promosso dalla Regione Emilia-Romagna. Una strategia che da noi prende il nome di “Rimini, di verde e di blu” e che si concentra sullo sviluppo sostenibile della città, puntando alla rigenerazione urbana, sulla qualità delle acque marine e sulla valorizzazione del mare come motore economico, sociale ed ambientale.
Tra i progetti di punta da portare a traguardo il “Boulevard Blu”: mediante l’adeguamento delle banchine del porto canale-fluviale l’area compresa tra il ponte di Tiberio e quello della Resistenza si trasformerà in uno spazio urbano di relazione, da vivere in sicurezza. Lo scopo è quello di potenziare, grazie a maggior sicurezza e servizi, l’ormeggio dei natanti, rafforzando inoltre la difesa dell’area antistante da eventi climatici impattanti. Non meno importante l’ampliamento della fruizione pubblica di tali spazi grazie ad una migliore qualità complessiva e all’insediamento di nuove funzioni. Altro step fondamentale è il completamento del Parco del Mare a San Giuliano.
Nonostante il periodo storico caratterizzato da grandi incertezze è evidente come questa amministrazione agisca con coraggio e spiccata lungimiranza, mettendo sul piatto strategie ed importanti investimenti che saranno in grado di aumentare la qualità della vita dei cittadini e di rafforzare la presenza di Rimini nel panorama turistico mondiale. Il tutto con la serenità di chi può vantare un bilancio sano, con pochi eguali in Italia in termini di debito pubblico, grazie al buon governo delle amministrazioni di centrosinistra degli ultimi vent’anni. Una forza che sta permettendo al Comune di navigare con audacia nelle agitate acque internazionali, segnate prima dalla crisi economica, poi dal Covid ed ora dalle guerre. Anche questo DUP dimostra quindi la volontà di rendere Rimini una realtà sempre più inclusiva che pone al centro della propria programmazione i più piccoli (basti pensare agli investimenti sulle strutture scolastiche), capace di non lasciare indietro nessuno e di offrire ai propri abitanti servizi moderni ed accessibili. Senza dimenticare la vocazione turistica di una città che, nel corso di tutto l’anno, spalanca le proprie porte al mondo per accogliere milioni di presenze: persone che ormai non vivono più Rimini da “semplici” turisti, ma grazie all’offerta messa a disposizione diventano city users che  capillarmente la animano contribuendo a renderla sempre migliore.
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