'L'empatia salverà il mondo'. Una mobilitazione nell'anniversario del 7 ottobre


A due anni dall'escalation del conflitto israelo-palestinese, il coordinamento cittadino "Ultimo giorno di Gaza" organizza per martedì 7 ottobre un corteo pacifico che propone una mobilitazione per la pace tramite un percorso di "esercizi di immedesimazione" pensato per risvegliare l'empatia universale dei cittadini. L'iniziativa si inserisce nella continuità delle azioni già messa in atto dal coordinamento, dopo l'installazione dei vestiti dei bambini in Piazza Tre Martiri a inizio maggio e la fiaccolata con la lettura dei nomi dei bambini uccisi a fine maggio.
Il corteo si formerà a partire dalle 18:00 al CEIS (via Vezia 2, Rimini) simbolicamente scelta- spiegano i promotori - per "ripartire dai più piccoli, nella loro innocenza e purezza". Al CEIS sarà creata una installazione con disegni e poesie portate dai bambini o fatte in loco. Alle 18.30 è prevista la partenza del corteo che si snoderà attraverso tre tappe emblematiche della città. Al Tempio Malatestiano (ore 19:00) si terrà "Il peso del diritto violato", con la lettura solenne delle violazioni documentate dall'ONU, l'accensione di fiaccole e un momento di silenzio collettivo.
Il percorso proseguirà a Piazza Tre Martiri (ore 19:30) con una performance artistica del collettivo Mani Rosse Antirazziste di Forlì, per poi giungere in Piazza Cavour (ore 20:00) dove artiste riminesi porteranno in scena una performance sulle donne di Gaza con la partecipazione attiva delle donne del corteo. Tra le presenze confermate: Linda Maggiori, giornalista che ha portato alla luce il caso dei container di armi transitati dal porto di Ravenna, rappresentanti del personale sanitario e del mondo del giornalismo. La manifestazione si concluderà alle 20:30 in Piazza Cavour con lo spegnimento simbolico delle luci e la diffusione di audio di bombardamenti.
"Di fronte al sistematico fallimento delle istituzioni internazionali, all'incapacità dei nostri governi di condannare le violazioni del diritto internazionale documentate dall'ONU, al silenzio davanti agli appelli di Amnesty International e Medici Senza Frontiere, ci resta solo ripartire dai cittadini", dichiara il coordinamento. "Solo risvegliando un profondo senso di empatia possiamo ridare forza al dovere morale di schierarsi con le vittime e affermare il rispetto del diritto in maniera nonviolenta ma attivamente partecipata."
Il report della Commissione d'inchiesta indipendente dell'ONU del 16 settembre ha documentato con lo standard probatorio dei "ragionevoli motivi" l'esistenza degli atti costitutivi del crimine di genocidio secondo la Convenzione internazionale, richiamando gli Stati terzi a precisi obblighi di prevenzione che, denuncia il coordinamento, continuano ad essere disattesi.
La manifestazione, sottolineano gli organizzatori, "è aperta a tutti i cittadini, dalle famiglie con bambini agli anziani, in un pomeriggio pensato come momento di profonda connessione umana. Il coordinamento chiede al Governo italiano il riconoscimento immediato dello Stato di Palestina, la sospensione totale di ogni trasferimento di armi verso Israele, l'interruzione dei rapporti commerciali con entità coinvolte nel genocidio e l'attivazione di tutti gli strumenti previsti dal diritto internazionale. Alla cittadinanza viene rivolto l'invito alla partecipazione attiva al boicottaggio economico, culturale e sportivo, al sostegno delle iniziative di solidarietà diretta e alla diffusione della consapevolezza attraverso l'empatia".