Legge partecipazione Fiere. Renzi (PDL): ‘Non c’é piano strategico’


“Nella seduta di ieri sera dell’Assemblea Legislativa la maggioranza di centro sinistra ha bocciato la nostra richiesta di una commissione d’inchiesta per valutare se era opportuno che l’Assessore Campagnoli continuasse a mantenere contemporaneamente sia il ruolo di Assessore Regionale alle Attività Produttive sia il ruolo di componente nel CdA di Bologna Fiere.
Un doppio ruolo che come abbiamo ribadito più volte – ha dichiarato il Consigliere Regionale Gioenzo Renzi di AN-PDL -, dal punto di vista operativo, porta l’Assessore Campagnoli a trovarsi in un palese conflitto d’interesse quale Assessore alle Attività Produttive con compiti di regolazione, di sostegno e di promozione delle attività fieristiche, e quale “controllato” come amministratore di Bologna Fiere S.p.A..
La risposta del Presidente Errani – ha sostenuto Renzi – è stata debole. Il conflitto d’interesse di Campagnoli, non si può ridurre a un parere legale, ma riguarda ragioni di opportunità politica e di trasparenza, per evitare commistioni tra la gestione legislativa della Regione e la gestione amministrativa di Bologna Fiere.
Siamo inoltre molto preoccupati – ha sottolineato Renzi – della scelta della Giunta Errani di investire 23 milioni di Euro nelle fiere della Regione, praticamente al buio.
Ieri sera, infatti, è stato approvato anche il Progetto di Legge che prevede la partecipazione della Regione nel Capitale Sociale di Bologna Fiere, Rimini Fiera e Società Fiere di Parma, con il fine di promuovere e sostenere lo sviluppo di un sistema fieristico regionale.
Azioni che la Giunta Errani può benissimo svolgere risparmiando tale somma, visto che lamenta con il Governo la mancanza di 30 milioni nella sanità.
Riteniamo che per la competitività del sistema fieristico regionale sia necessario, non un ritorno del “pubblico” nella gestione delle fiere, ma assecondare le logiche di impresa con il coinvolgimento degli operatori del settore, e favorire la distinzione tra la gestione e la proprietà degli enti fieristici, così come ha fatto la Regione Lombardia.
La Giunta Errani, invece, con questo Progetto di Legge ha deciso di investire 23 milioni di euro con il solo fine di imporre una governance politica sulle fiere e senza alcuna piano strategico (qualità servizi ricettivi, dei trasporti, e della ristorazione, un elevato livello di dotazione di servizi tecnologici nei quartieri fieristici, economie di scala tra gli operatori, ecc.. ) oltre la mera dichiarazione d’intenti di voler perseguire un integrato sistema fieristico regionale. Ecco perché il nostro voto non poteva che essere contrario.”